Uniti vs. Parkinson

L'albero della solidarietà


glitter-graphics.comCarissimi amici è arrivato il momento di fare il nostro albero di natale... Infondo anche il blog è un pò la nostra casa comune. Il luogo in cui condividiamo le nostre esperienze, le nostre preoccupazioni. È  diventato anche un meraviglioso luogo in sui impariamo a socializzare e di fatto socializziamo. Molti di noi, oramai sono coscienti del livello di interazione e di amicizia che stiamo costruendo, giorno dopo giorno, destinando – chi più e chi meno- parte del nostro tempo ai blog a noi più cari. Tra questi, il blog del nostro comune amico “Myo” sta diventando quasi un centro di eccellenza virtuale, dove cercare risposte a questioni veramente importanti. Spesso ed è giusto così i blog sono spazi esclusivamente riservati a se stessi o chiusi ad una cerchia di amici.  In questo luogo, invece, risiede il senso della vita… persevera la conoscenza e con essa la ricerca… prevale l’informazione su un tema molto delicato. Qui in questo blog giace  l’alta concezione di dignità umana che si alterna e si armonizza con le specifiche tematiche riferite alla Malattia di Parkinson.  Insomma, amici miei, cominciamo da oggi a mettere i nostri doni sotto quest’albero di Natale. È sufficiente che ognuno di noi prenda per mano un amico per accompagnarlo in questo spazio.  Non pretendo di aprire da qui una campagna di sensibilizzazione, non è questo il modo e il canale giusto… ritengo però sia giusto e doveroso, non nei confronti di Myo - da cui tutti dobbiamo apprendere il valore della vita- ,  rendere  partecipe chi non sa che ad ognuno di noi può accadere -un giorno- di domandarsi ciò che Myo a chiesto a se stesso “perché proprio a me?”A te Myo, voglio dirti che il giorno in cui sei arrivato tu nella mia messaggeria, ero triste perché pensavo ad un amico che avevo perso, lui soffriva e soffre di fibrosi cistica… avevo un vuoto incolmabile e lo è tutt’ora. A questo stato d’animo,  la sera del tuo arrivo, si aggiunse una delusione affettiva. Riflettei molto quando lessi il tuo messaggio, ripercorsi  la mia vita, rimuovesti in me le sofferenze che subii da piccolo e che non mi hanno mai abbandonato anche da grande. Mi ritornò viva nella mente la scena di mia madre malata di cancro che nella sua lotta al male, mi insegnava a vivere e a sorridere. Avevo 7 anni e mi lasciò a 11. In quel periodo  le sono stato accanto e tante volte mi sono chiesto allora e me lo chiedo adesso “Perché proprio a me?”. Non è stato facile  nascondere ai miei coetanei il dolore che mi portavo dentro, non è stato facile celare nelle piccole cose, il disagio che si prova quando il male ti ruba parte della tua vita…. Quella sera, Myo la tua visita nel mio spazio mi ha ridato il coraggio di proseguire, di andare avanti. Ritornai ad essere felice.È questo il segreto che volevo regalarti. È questo il mio contributo, almeno per ora, che penso di dare alla tua lotta. Capisco che è poco… Ma anche spremendo le meningi non riesco a trovare qualcosa di più e di meglio, che mandarti un bacio e un augurio sincero perché tu possa continuare a sorridere alla vita... perché tu possa sconfiggere spero al tua malattia... e soprattutto abbattere i pregiudizi che solitamente gli altri hanno delle persone malate…