Nella mia stanza...

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Vada per l'incubo pomeridiano che mi ha svuotato quel po' di rabbia che avevo dentro (che sia un bene od un male resta ancora da capire. Spero di poter interpretare il tutto più tardi, magari davanti ad una birra). Vada per le 5 telefonate 5 a cui ho dovuto rispondere per dire il classico :"No, è uscita". Vada pure che, crollando all'improvviso, mi sia perso i Griffin. Ma quando trovo in frantumi un bellissimo ricordo che decorava la mia libreria, allora forse, dico forse, hai la netta conferma che la ruota non gira. O quantomeno, ti ritrovi a fare ciò che non vuoi fare e, come in un domino, si scatenano intorno a te una serie di reazioni di cui vorresti fare volentieri a meno. Non faccio "questo"? Allora ecco tornarti indietro il peggio possibile sottoforma di fastidio, piccolo magari ma sottile e spietato. Mi costringo a non fare ciò che voglio? Allora sono solo travasi di bile, di rabbia e di dolore. Bello, quasi quasi impazzisco e divento pure interista a sto punto. Mi sa che questo viaggio a Roma sarà più introspettivo di quanto mi aspettassi. PS: se c'è qualcuno così disturbato mentalmente da leggere queste mie deliranti affermazioni, sono pronto a rimborsare ogni intervento psichiatrico riconducibile al sottoscritto. In fede Nikopolis