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Post N° 13


...MA CHE VITA è SE NON SIAMO IN GRADO NEMMENO DI SORRIDERE?!ieri sera ho incontrato i ragzzi del mio "circolo ricreativo" e ho avuto per l'ennesima volta, la sensazione che le persone stiano diventando incredibilmente serie!!!! per carità, riconosco che alcune volte io sono un po' eccessiva ma... nn c si può sempre prendere sul serio!!!! dai ragazzi... sorridete un po'!!! non è possibile che se qualcuno fa una battuta simpatica lo guardate con sguardo stralunato come se avesse detto un'enorme eresia!!!! avete vent'anni e se nn siete capaci di skerzare ora, come sarete a 50 anni ????sono convinta ke occorra divertirsi nella vita...nn si può sempre essere seri xciò oggi mi sento "letterata" e voglio consigliarvi un libro molto divertente (secondo me), non ha ne testa ne coda ma è davvero molto simpatico.... si tratta di "BAR SPORT" di Stefano Benni!!! se avete la possibilità e la voglia di una lettura estremamente leggera...è quello che fa per voi!!!vi do una piccola anticipazione:"L'uomo primitivo non conosceva il bar. Quando la mattina si alzava, nella sua caverna, egli avvertiva subito un forte desiderio di caffè. Ma il caffè non era ancora stato inventato e l'uomo primitivo aggrottava la fronte, assumendo la caratteristica espressione scimmiesca. Non c'erano neanche bar. Gli scapoli, la sera, si trovavano in qualche grotta, si mettevano in semicercbio e si scambiavano botte di clava in testa secondo un preciso rituale. Era un divertimento molto rozzo, e presto passò di moda. Allora gli uomini primitivi cominciarono a riunirsi in caverne e a farsi sui muri delle caricature, che tra di loro chiamavano scherzosamente graffiti paleolitici. Ma questo primo tentativo di bar fu un fallimento. Non esistevano la moviola, il vistoso sgambetto, il secco rasoterra, il dribbling ubriacante e l'arbitraggio scandaloso, e la conversazione languiva in rutti e grugniti. Gli antichi romani, invece, inventarono subito la taverna osservando il volo degli uccelli, e la suburra era un vero pullulare di bar. Gli osti facevano affari d'oro, tanto che divennero presto la classe dominante. Cesare cominciò la sua carriera come cameriere, e conservò per tutta la vita la pessima abitudine di farsi dare mance dai barbari sconfitti. Nei bar romani si beveva molta menta, vini dei colli e assenzio. Le leggi erano molto severe: a chi veniva pescato ubriaco veniva mozzata la lingua. Questo provvedimento fu revocato allorché in Senato le sedute cominciarono a svolgersi in perfetto silenzio. "