Creato da marconaffetto il 13/04/2009

SempliceMente

Una passeggiata attraverso se stessi alla ricerca della bellezza nascosta in tutte le cose.

 

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Galileo

Post n°47 pubblicato il 13 Giugno 2012 da marconaffetto

Cosa c'è ancora da dire su Galileo Galilei? Dopo aver sentito Paolini che ci ha raccontato la sua vita, e l'enorme conflitto culturale con la chiesa, non ci sembra che ci sia più nulla da dire.
I pianeti intanto continuano a girare intorno al sole.............
Un momento, questa frase "i pianeti girano intorno al sole" non ci fa il minimo effetto, infondo cosa ce ne importa se sono i pianeti che girano intorno al sole o è il sole che gira intorno alla terra, infondo sono solo due punti di vista.
Al tempo di Galileo erano due filosofie che si scontravano, quale è risultata vera? Cos'è vero adesso?

Proprio oggi pensavo al bisogno che abbiamo di parlare di verità, ma la verità è tutta una questione umana. I Pianeti non hanno cambiato di un epsilon il loro moto per il fatto che la nostra visione da Tolemaica è diventata Copernicana.
Quindi la verità è una questione legata alla rappresentazione della realtà che noi adottiamo. E' la rappresentazione che può risultare vera o falsa.
I pianeti rimangono lì a dispetto di qualsiasi rappresentazione adottiamo, rimangono lì anche se non raggiungono la nostra attenzione.
Quindi la verità della realtà ha un valore sociale. E' vera quella rappresentazione della realtà, quella teoria, quel credo che è condiviso da un gruppo di uomini, ma cosa siano i pianeti non si potrà mai sapere.

La nostra conoscenza è una rappresentazione della realtà che conosciamo attraverso i sensi, e la ragione, attraverso la nostra storia personale, in fondo la realtà che conosciamo è un'immagine della nostra storia evolutiva come persona, come famiglia, come società, come specie, come esseri viventi, come sintesi dell'intero universo.

E la verità su noi stessi allora? I miei sentimenti, le mie emozioni sono vere o false?

Anche qui le emozioni non sono in discussione, le emozioni, i sentimenti sono; accadono. Ma la verità si applica alla rappresentazione che ne facciamo, al significato che gli diamo ed ancora una volta la verità di noi stessi ha un valore sociale.
Dire: "Io sono quello che si comporta in un certo modo se si trova in una certa situazione" è una semplificazione, è una rappresentazione di noi stessi.

Non so se Galileo si pose queste domande,  forse no; però noi abbiamo il dovere di avere questa consapevolezza. Sentiamo l'esigenza di cogliere l'autenticità della nostra rappresentazione della realtà e di noi stessi perchè oggi più che mai è necessario superare e comprendere le diversità delle persone, delle culture per sentirci parte della grande realtà umana.

Credo che uno degli strumenti che abbiamo per superare la particolarità di un modo di vedere le cose sia l'emotività.
Quando percepiamo per un istante la strugente bellezza dell'attimo che stiamo vivendo abbiamo quella garanzia di autenticità.

La bellezza è necessaria. 

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Commenti al Post:
donnacamminante
donnacamminante il 14/06/12 alle 15:25 via WEB
forse la verità è irraggiungibile ed è la sua ricerca che ci fa diventare capaci di percepire la bellezza autentica; hai lavorato bene stanotte!! :))
 
ninfeadiaprile
ninfeadiaprile il 07/07/12 alle 19:35 via WEB
Cosa sia "vero" non credo ci sia dato di conoscere nè forse mi interessa. Piuttosto sono le interpretazioni della verità che mi incuriosiscono e mi spingono ad una ricerca. E qui sconfiniamo nel concetto di realtà, verità come realtà, interpretazione della realtà come interpretazione della verità. La realtà è in continuo mutamento, in quest'epoca più velocemente che in epoche passate. Da qui la difficoltà che abbiamo a volte di percepire l'autenticità degli attimi che viviamo. Ciononostante, ci sono attimi, che proprio per la loro eccezionalità e rarità, sanno donarci il sapore dell'infinito e non smetteremo mai di cercarli e di aspettarli.
 
sagredo58
sagredo58 il 12/09/12 alle 21:14 via WEB
Non ti scordare Brecht che molto prima di Paolini ha dato voce a galileo, ci feci una tesina al liceo. Un abbraccio marco
 
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STARE NEL MONDO

 

Amici, era il silenzio,
l’immobile stare nel mondo,
più lungo di un attimo solo,
colore del nero più intenso.

Sembrava che fossi sospeso,
staccato da questo mio corpo,
ancorato a ricordi e passioni
come salde e profonde radici. 

Il pensiero libero e puro
esplorava remoti confini
di paesaggi, passaggi, profili,
cornici, scenari, destini.

E l’ho visto solo un momento,
un istante di spessore infinito,
come fosse sorretto dal vento
planare su campi e sentieri.

Ho sentito un amore profondo
che ci rende fratelli e vicini,
abitanti da sempre incompleti
entusiasti come eterni bambini.

 

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