Ore 12:27

Arrivo a casa un po' nervosa, mi tuffo nel caldo bollente della città, sono un po' stanca e ho lo sguardo torvo. Non avevo voglia di tornare, avrei avuto bisogno di restare dov'ero. Apro il cancello un po' di malumore e alzo gli occhi e vedo te, palla di pelo nera, mi hai sentito da lontano e mi sei venuto incontro come ogni volta. Sei seduto su uno scalino, con la compostezza e l'eleganza che solo hanno i gatti, i nostri sguardi socchiusi si incontrano, nei tuoi leggo un leggero rimprovero, dove sei stata tutto questo tempo, e mi lanci contro un lungo, basso miagolio. Ti sorrido e mi siedo sulla scala, appena più in basso di te. Tendo una mano e tu ci appoggi il muso, ti muovi e salti sulle mie gambe, inizi con le tue fusa sonore e mi coinvolgi nel tuo gioco di coccole. Restiamo qualche minuto incuranti del caldo di mezzogiorno, poi salti di nuovo sulla scala e adesso dammi qualcosa da mangiare, miagoli, che questi con cui mi hai lasciato non mi hanno mica trattato poi così bene. Rido, mi alzo e ti seguo in casa -Neimieipassi-xx