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Lettera a Maria


A volte ci si incontra nei modi più strani, come al funerale di una persona amata, entrambe lì per dare l'ultimo saluto, l'ultima dimostrazione di affetto, a chi ha deciso di andarsene, a chi ha deciso che il suo viaggio qui era giunto al termine. A chi se ne è andato all improvviso, senza nemmeno un saluto, lasciando a chi resta il compito, oneroso, di gestire la mancanza.Spesso la vita è davvero una coincidenza, un minuto dopo e non ci saremmo incontrate, non ci saremmo mai conosciute e ora io ignorerei la tua esistenza e tu, pur sapendo della mia, non avresti forse mai avuto la possibilità di contattarmi. Invece è successo, e non credo di sbagliare se dico che è stata volontà di chi ti ha tanto amato, io adesso sono l'unico legame che hai con la sua vita, una delle poche con cui puoi parlare di ciò che avete avuto, e a me stai regalando frammenti di vita che non conoscevo di una persona con cui bastava uno sguardo per capirsi. Era tanto che non mangiavo cinese e non mi stupisco che sia stata tu a portarmici, e mentre facevamo la spola con il buffet riempiendoci i piatti pensavo a te, alla tua casa, che sei molto più ariete di me in certi aspetti, e che il ristorante asiatico sia in linea con il tuo essere e, che cosa buffa, pure con il mio. Lui non ha agito a caso, lo sapeva che ci saremmo intese con poche parole.Lo so che ti manca, manca anche a me, ma io, adesso, sono più nell'eternità di quanto lo sia tu e riesco ad andare oltre, lo so che è difficile ma devi farlo anche tu, lui ti ha tanto amata e di questo devi farti forte finché non sarai di nuovo fra le sue braccia. -Neimieipassi - xx