myinsideout

Qualcosa che non c'è


Invece di guardare il sole sorgere...Mille tante cose da potare, un senso di intima e profonda solitudine, per questi occhi che sempre malgrado l'umido dolore ancora credono all'altro. Ma ancora delusioni, ancora vuoto intorno, ancora superficialità in cui avevo messo comunque in gioco me. Per me selettiva, per me espansiva ma riservata a pochi, pochissimi, sentirmi un po' tradita, un po' disillusa, un po' delusa. Forse si tratta di andare avanti, facendone tesoro. Mille pesi sulla schiena per le cose in cui credo, non calcolare il prezzo, essere troppo in là. E allora si tratta di essere nel mio spazio, non oltre, non pretendere di arrivare dove non arrivo, e al tempo stesso non castrarmi. Non aver paura. Soprattutto non aver paura. Un precario equilibrio di una distribuzione del valore più equa, più sciolta libera più autentica. Ancora potare, difendere le cose importanti, la mia storia. Quanto alle altre, che mi provocano dolore, lasciarle andare. Averci provato, ed essere contenta di averlo fatto. E se le schiudo dalla mia mano non le lascio scappare, ma solo scivolare. Nessuna sconfitta perchè io nelle cose in cui mi immergo ci credo, e se ci sono, ci sono con tutta me stessa. Ma basta, basta perdermi nel traffico emozionale e le mie responsabilità viverle pienamente e felicemente per ciò che davvero è importante. E ricordarmi di scegliere, scegliere sempre. Anche quando gli eventi e le emozioni sembrano stracciarmi, scegliere. Scegliere. E ora scegliere di guardare non a qualcosa che non c'è, ma al sole. Sorgere.