Il branco

Fan - CAPITOLO 2


Ci sono momenti nella vita che ti cambiano e ti fanno essere ciò che sarai. Avolte sono solo istanti, brevi attimi, altre volte.... no . E anche se li vediamo arrivare, non siamo pronti ad affrontare questi momenti.Seduta dietro al volante della sua auto Lynn guardava la sagoma della mura di cinta del cimitero, le sembrava protesa verso di lei, quasi la stesse aspettando. Dopo un paio di minuti, però, riuscì a distogliere lo sguardo e a rivolgerlo alle stelle. Erano bellissime quella notte. Ecco Orione, come ardeva camminando attraverso il nero cielo! Un vento lamentoso scuoteva i rami dei grandi abeti che costeggiavano il viale d'ingresso,poi senza rendersene conto si ritrovò a fissare il cupo muro di pietra del camposanto.“Non riesco a godermi nemmeno lo spettacolo delle stelle”si disse con rabbia. Lacrime cominciarono a scendere copiose sulle sue guance. Entrambi i suoi genitori erano morti, la sua vita non sarebbe più stata la stessa. A soli vent’anni era sola al mondo. Prima era morta la sua adorata nonna materna e solo un mese dopo i suoi avevano avuto un incidente automobilistico. E ora lei stava per lasciare la città in cui aveva sempre vissuto per trasferirsi a Charity, dove viveva una sua zia di terzo grado che non aveva mai visto. Sarebbe stata sola comunque, ma in caso di bisogno avrebbe avuto un appiglio, per quanto tenue. Lasciare la sua casa la sua città era difficile come lasciare il cimitero dove riposavano i suoi cari. Per questo prima di imboccare l’autostrada si era fermata davanti alla cancellata chiusa del camposanto. E mentre la osservava si rese conto che la tristezza era un sentimento molto gravoso.Il peso del suo corpo infatti era diventato il doppio di quanto fosse un attimo prima, come se quelle tombe la stessero tirando giù, verso di loro.    “Basta commiserarsi era ora di andare verso la sua nuova vita” accese l’autoradio e guidò l’auto fuori dal parcheggio del cimitero.Una roca voce maschile uscì dagli autoparlanti: “Ti ho cercata a lungo per tutta la mia vita dove sei stata?Ho sentito un grido dentro la mia anima e poi ti ho visto. Mi chiedo se ti rivedrò.Nel corso del tempo ho sempre saputo che tu eri là sul tuo trono,una regina sola senza il suo re.ti ho desiderata da sempre. Ti rivedrò? Se verrà quel giorno non lascerò che nessuno ti faccia del male. I giorni prima che tu arrivassi erano freddi e vuoti, contavo i miei respiri e mi nascondevo niente esitazioni o negazioni.Ma ora sei arrivata come una tempesta. Come la forza  di gravità non c’è scampo o via d’uscita.Cado a terra ogni volta che ti guardo. Sei  il mio tallone d’achille: non sono mai stato fedele,non sono mai stato uno di cui fidarsi, non sono mai stato leale, eccetto che con il mio stesso piacere, per questo passavo i miei giorni da solo…..” Questa canzone aveva un che di familiare, pensò Lynn, e ricominciò a piangere.