In and outside

Riflessioni per un amico


La mia sofferenza ha origine da una vita vissuta e non sempre compresa.La mia sofferenza è tipica di quelle persone che vivono con il cuore prima che con il cervello.La mia sofferenza non ha origini ecclatanti o almeno non più di altre.La mia sofferenza non l'ho compresa sino in fondo e forse per questo non sono in grado di spiegarla.Ma la mia sofferenza è vita, è parte di me, è motivo di discussione, è spinta per la gioia, arricchisce la mia unicità.Conosco e riconosco alcuni eventi nella mia vita che mi hanno segnato, periodi tosti, disperazione, dolore, domande più grandi di me, senso di solitudine, paura...ma non so o non voglio riconoscere la mia sofferenza attuale. Ma non per pigrizia, per idiozia o per ignoranza, forse semplicemente perchè non avrei le risorse per farmene carico, per accettarla e per cambiare quegli aspetti che dipendono da me, unicamente da me.Forse dovrei imparare ad ascoltare i miei desideri prima che le mie pulsioni, forse dovrei osare di più, forse dovrei essere più forte di ciò che sono piuttosto che lamentarmi per ciò che non sono.Sono confusa...e quindi non sono serena...tutto qui....crescere è difficile, la vita che pure amo, è difficile.Spero di non deludermi, spero di non deluderti.