Healing Hand

Il risveglio


La finestra che dava sul piccolo terrazzo era rimasta aperta.Max la lasciava sempre così, non tanto per il fatto che circolasse aria, quanto perchè, in questo modo, il vetro non amplificava i raggi del sole che inondavano direttamente il suo letto.E fu proprio la finestra aperta la sua fortuna.Dormitore da competizione quale era (aiutato anche da qualche bicchiere di troppo....), si sarebbe alzato solo nel tardo pomeriggio, quando i morsi della fame lo avrebbero destato da quella sorta di coma apparente.Proprio la fortuna volle che una mosca, una piccola insignificante e ronzante mosca posandosi sulle narici lo solleticò, a tal punto che nel gesto incoscio di scacciarla, stava quasi per darsi uno schiaffo......- Le due meno un quarto ?!?! Merda alle tre Silvia arriva all'aereoporto....-Esclamò guardando le lancette dell'orologio a muro.- Mi devo riprendere....Ma soprattutto dovrei cercare di essere un minimo presentabile....Ma dove diavolo ho messo la polo che portavo ieri sera ??-Già la sera prima.Max istintivamente iniziò a ricostruire cosa era successo. Ricordava di essere stato a cena con Cesc, che, da bravo autoctono lo aveva portato a mangiare in un posto un pò fuori mano, a San Llorenc, vicino la Balafìa, la torre araba. Dove turisti ce ne sono pochi.E si mangia bene per pochi soldiMa poi? Cosa era successo dopo?Certo le due bottiglie di Sangre de Toro non aiutavano i ricordi.E neanche la Manzana di fine pasto...No decisamente no. Quella poi non era di nessun conforto in questo momento di amnesìa....Mentre labili ricordi affioravano nella sua mente, il suono del cellulare lo riportò alla realtà.-Ehi Max?? Ciao sono Silvia, sto entrando ora nell'aereo. Se non ci sono ritardi tra 50 minuti arrivo.--Ciao bella !! Si guarda sto quasi per uscire. Ci vediamo tra poco.-La telefonata lo aveva decisamente riportato nel mondo reale.Bisognava vestirsi ed in fretta.Max, da bravo britannico, e quindi avvezzo alla bottiglia, era abituato a gestire queste situazioni di emergenza. E nel giro di cinque minuti era già nella tromba delle scale che correva di filato verso la macchina..... Certo, se non fosse stato per quella benedetta mosca.....