Healing Hand

L'incontro


Ed eccola comparire dalle porte scorrevoli del varco bagagli.Bella come sempre. Forse Max non se la ricordava così fascinosa dall'ultima volta. Capelli neri appena mossi da una punta di spuma, occhialoni da sole, maglietta rigorosamente super- attillata (modello che più volte lo distraeva durante le conversazioni...) e jeans a vita bassa dai quali faceva capolino un piercing sull'ombelico.- Un piercing? Ma come l'ultima volta non lo aveva? Cavolo al mare lo avrei notato !- Rimurginava Max, mentre la mora catalana gli si faceva incontro.-Hola! Todo bien ,Max?-E, spalancando il sorriso solare, gli gettò le braccia al collo, stampandogli un grosso bacio sulla bocca.Max non si stupì più di tanto. Non stavano insieme.Anche se, almeno all'inizio, lui avrebbe voluto.In passato aveva cercato più volte di proporsi ma si era reso conto che "accalappiare" un tipetto del genere non era facile. Silvia era uno spirito libero, lo spot perfetto per le radici hippie dell'isola.Non tanto dal punto di vista dell'abbigliamento, quanto per il fatto che seguiva sempre il proprio istinto. A volte commettendo errori. Anzi spesso ne aveva fatti per il suo impeto, per la sua repulsione innata verso il raziocinio. Bisognava prenderla così com'era.Prendere o lasciare. Gli abissi più profondi dell'anima non possono essere esplorati.Silvia era affascinante anche per questo, non solo perchè era una bellissima ragazza.E poi viveva in modo molto particolare il rapporto con la natura selvaggia e meravigliosa del posto. Spesso spariva per ore dalla circolazione. Andava a nord a vedere il tramonto a Benirràs, lontana dalla calca della sunset-strip. che a lei non piaceva più di tanto.Oppure a Cala d'Hort, rimaneva seduta ore di fronte all'isola di Es Vedrà che tanto attirava la sua fantasia. A rimurginare chissà su cosa.Max era giunto alla conclusione che non era una da legami stabili.Non che fosse una poco di buono, ma aveva bisogno dei suoi spazi. Quel bacio, quindi, non lo aveva turbato.Ormai la considerava solo un'amica, una sorta di "sorella ispanica" con la quale viveva per diversi mesi l'anno.Inoltre, gli ultimi 5 anni a stretto contatto con la gente catalana gli avevano fatto capire come questo popolo viva in modo molto particolare i rapporti umani. E come considerino importante il valore dell'amicizia.E, spesso, per un vero amico un bacio e come un abbraccio o una stretta di mano.In questi 5 anni abbondanti era riuscito anche ad imparare lo spagnolo. Addirittura scambiava anche qualche batutta in catalano con la commessa dell'ipermercato dove si riforniva sempre.-Allora è andato bene il viaggio? Ma perchè non hai preso la nave? Magari potevi risparmiare qualcosa sul biglietto, no?-.- Quattro ore di nave? Ma sei matto? Morirei, stando incollata tutto quel tempo su un sedile....-Max sorrise scuotendo la testa.Era sempre lei, non era cambiata di una virgola dall'ultima volta.