Healing Hand

Il Serpente Piumato


Il Dono degli DeiBen presto i conquistadores decisero di affrettare i tempi di conquista dell'impero Azteco. In un primo tempo , adottarono la strategia di diffondere malcontento e zizzania tra gli indigeni stessi, al fine di creare una situazione di instabilità che avrebbe giocato a loro favore. Successivamente, Cortes iniziò a spazientirsi e decise che era giunto il momento di agire. Vi fu un sanguinoso scontro, in cui perse la vita Montezuma e che decimò il contignente spagnolo. La conquista fu fatta a caro prezzo di vite umane, ma, a conti fatti, le ricchezze accumulate si aggiravano intorno ai 600.000 pesos. Gli spagnoli continuarono a spremere oro ovunque ve ne fosse. Ma le risorse iniziarono ben presto a scarseggiare: occorreva rivolgere le proprie attenzioni altrove.Nel frattempo, la leggenda di El Dorado iniziava a diffondersi anche nel Vecchio Mondo, tanto che furono numerose le congetture che nacquero circa l'ubicazione di questo fantomatico "pozzo dei desideri". Una delle voci che si fece strada con più insistenza, sosteneva che questo luogo fosse un'isola posta la centro di un lago, in cui vi fosse talmente tanta abbondanza del prezioso metallo, che il re ogni mattina si ricopriva di una sostanza gommosa mista a polvere d'oro e che alla sera si bagnasse nello specchio d'acqua, in una sorta di rito che si ripeteva ogni giorno.Mentre Cortes era sempre più convisto che questo posto si trovasse a nord tra l'odierno Messico e la California, altri, come Francisco Pizarro, diressero le proprie ricerche più a sud, e, precisamente, in Perù. Egli salpò da Panama nel 1530 e, una volta raggiunte le coste del territorio andino, si trovò innanzi ad una situazione estremamente favorevole ad i suoi scopi. La popolazione locale, gli Incas, vivevano un periodo di forti lotte intestine, accese dalla successione al trono. Il sovrano reggente era deceduto e la successione vedeva in lizza il figlio legittimo del re stesso e un alro figlio avuto con una "moglie secondario". Quest'ultimo era Atahualpa, il quale noncurante dell'avanzata spagnola nell'entroterra, con un rapido colpo di mano si impossessò della capitale Cuzco, conquistando, di fatto lo scettro del comando. La strategia pianificata da Pizarro non era dissimile da quella utilizzata dal suo predecessore in Messico. Egli voleva catturare e tenere in pugno Atahualpa e, una volta liberato e reso di fatto un re-fantoccio, ottenere un lucroso riscatto. Così, al termine di un processo sommario, il sovrano fu accusato di idolatria e di omicidio del fratello. La somma che Pizarro riuscì ad ottenere fu immensa: 5.670 kg d'oro, ma non era nulla comparato a ciò che avrebbe trovato una volta varcate le porte di Cuzco.Qui gli spagnoli si trovarono di fronte ad uno spettacolo mai visto prima.Nel Palazzo Reale vi era un trono ed un lettino completamente ricoperti d'oro, ma fu il giardino artificiale dentro il Tempio del Sole a far rimanere a bocca aperta i conquistadores: alberi, arbusti, fontane, uccelli e pesino un campo di mais, tutto completamente in oro ed argento!Così come Cortes, anche Pizarro ed i suoi uomini rimasero strabiliati dinnanzi alla pregevole fattura delle opere trovate e domandarono insistentemente da chi avessero appeso l'arte di manipolare i metalli. La risposta degli indigeni fu che tutto ciò che essi sapevano era stato trasmesso loro da una civiltà ancora più antica e misteriosa, istruita nelle arti direttamente dagli dei: i Toltechi....