Healing Hand

Il Serpente Piumato


L’intervento di NinharsagIn questa fase fu particolarmente prezioso il contributo di Nergal che “di notte uscì” eportando armi spaventose con l’ausilio dei suoi ufficiali, raggiunse L’Ekur (ossia laGrande Piramide), passando attraverso “le porte chiuse che si aprono da sole”. Al fine diinnalzare il livello di protezione della roccaforte, Nergal dispose all’interno dellapiramide una serie di cristalli ad emissioni radioattive.Resosi conto che l’Ekur era divenuto pressocché inespugnabile, Ninurta decise dicambiare strategia. Incaricò Shamash di manomettere il corso d’acqua sotterraneo chepassava sotto la base della piramide e che approvigionava gli enkiti. Provati dallascarsita di acqua e cibo gli assediati tentarono di resistere in ogni modo. Uno di loro(molto probabilmente Horus) provò a scappare dalla fortezza, ma fu investito dall’ArmaBrillante di Ninurta e perse la vista. Subito gli altri dei chiamarono a gran vocel’intervento di Ninharsag (peraltro madre di Ninurta stesso) affinché, utilizzando le suegrandi capacità mediche, curasse il giovane dio.Ma Ninharsag fece di più: era fermamente intenzionata ad intervenire per porre fine alconflitto:Io là andrò,alla Casa dove comincia la misurazione delle corde,dove Asar alzò gli occhi su Anu.Io reciderò la corda per il bene degli dei in guerra.La “Casa dove inizia la misurazione della corde” altro non era se non la Grande Piramide.Ninurta e gli Enliliti rimasero shoccati dal fatto che la dea volesse “entrare da sola” nellaterra dei nemici. Ma ella si mostrò inamovibile e vestita con “abiti che la mettessero alsicuro” (dalle radiazioni dei cristalli di Nergal) si diresse verso al piramide. Enki dopouna labile resistenza iniziale, decise di buon grado di consegnarle le chiavi dell’Ekur acondizione che il conflitto era da ritenersi chiuso finché non fosse giunto il “tempo chedetermina il destino”.Così Ninharsagh, in veste di mediatrice, si ridiresse dagli enliliti per comunicare laproposta di Enki. Ella parlò con Enlil ed Adad, mentre Ninurta era rimasto sul campo dibattaglia.Inizialmente Adad non si mostrò molto collaborativo:Adad disse così:“Siamo certi della vittoria.Le forze nemiche sono battute.Il tremore della terra ha fiaccato la loro resistenza.”Anche Enlil in prima battuta mantenne la stessa linea intransigente.Tuttavia, all’improvviso, mosso forse dall’affetto fraterno, ebbe uno slancio conciliantedisse alla dea:“Va’ e calma mio fratello! [Enki, ndr]Alza una mano su di lui per la vita;dalla sua porta chiusa fallo uscire fuori!”Così Ninharsagh andò da Enki, e, tendendogli idealmente la mano di Enlil, gli promise lasicurezza propria e quella dei suoi figli. Poiché Enki esitava, la dea con tenerezza gliprese la mano e lo condusse fuori. Così Enki ed i suoi seguaci uscirono dalla GrandePiramide, da quell’Ekur immenso quanto inespugnabile, che ora anche agli occhi di Ninurta appariva vuoto e desolato.Tutto ciò accadeva nella notte dei tempi, prima che qualsiasi altra civiltà progredita siaffacciasse sulla Terra. Era l’8700 a.C.