Healing Hand

La Discendenza Regale


 
Il Nuovo Testamento ed il "collage ufficiale" Se è vero che i Vangeli gnostici gettano luce su alcuni aspetti poco dibattuti dalla dottrina ufficiale, è altrettanto vero che per rendersi conto di certi particolari non è necessario arrivare fin sulle sponde del Mar Morto, ma è sufficiente leggere con occhio critico i quattro Vangeli ufficiali.Innanzitutto è bene precisare che questi ultimi non sono scritti in "modo comune" e che la loro struttura e semantica non è accidentale: essi si prefigono lo scopo di promuovere un messaggio, per cui sono intrisi di una buona dose di propaganda. Pertanto, l'approccio più obiettivo possibile prevede di non accettare in modo incontrovertibile quanto riportato.Il Vangelo di Marco fu scritto a Roma nel 66 d.C., in un periodo storico estremamente delicato, in cui gli ebrei subivano una violenta e sanguinosa repressione in Galilea ad opera dei Romani. Per tale motivo l'autore doveva preoccuparsi sì di annunciare la buona novella, ma di farlo avendo cura della propria incolumità, utilizzando, ossia, tutte le "precauzioni" del caso. Il Vangelo di Marco costituì la base su cui vennero redatti i Vangeli di Luca e Matteo: proprio per questo motivo tutti e tre vengono chiamati Vangeli Sinottici.Il Vangelo di Luca apparve in Antiochia verso l'80 d.C., mentre quello di Matteo due anni più tardi a Corinto. Il Vangelo di Giovanni risulta essere il più difficile da datare; inoltre contiene informazioni dissimili dagli altri tre (sebbene anche questi ultimi presentino discrepanze tra loro). Fu scritto a quattro mani da Giovanni Marco e Filippo. Alcuni studiosi sostengopno che la prima stesura risalga al 37 d.C.La principale difficoltà che i teologi si sono trovati ad affrontare consisteva nella necessità di dover offrire un documento non contraddittorio, che esponga in modo organico la vita di Cristo. Il compito non è semplice: basti pensare all'evento dell'immacolata concezione, che viene totalmente ignorata da Marco, mentre sia Matteo che Luca ne fanno una menzione più o meno enfatica.Questo ed altri esempi di difformità hanno costretto la dottrina tradizionale a crearsi un "proprio Vangelo" ad hoc, che sia base e versione ufficiale degli insegnametni diffusi con la catechesi. Questa sorta di "collage ufficiale" è stato realizzato estrapolando gli episodi della vicenda cristica, ora da un Vangelo, ora dall'altro. In tal modo si è dato luogo ad un insegnamento "selettivo" che colleziona le versioni "più attraenti", raccogliendole in una narrazione organica che, in realtà, nessuno ha mai scritto.A ciò si aggiunga che alcune parole in ebraico ed aramaico non hanno ricevuto la traduzione adeguata. Ad esempio, ritornando all'immacolata concezione, la parola con cui si definiva Maria era "almah", che in realtà non significa "vergine", ma "giovane donna" (il termine semitico per "vergine" è "bethulah").