Healing Hand

Gli eroi non sono immortali


 
 E' difficile realizzare quello che è successo ieri.Ritrovarsi fuori ancor prima che spunti luglio è stato un colpo al cuore, specie pensando al fatto che si trattava del girone più semplice di tutto il Mondiale.Quella di ieri non è solo stata una sconfitta e basta.E' stato un rude colpo d'ascia che ha tranciato di netto il dorato filo che ci legava agli eroi di Berlino. Quante volte, durante questi quattro anni abbiamo cullato il meraviglioso sogno che si realizzò quel magico 9 luglio 2006. Con gli occhi lucidi abbiamo sospinto, rivivendo quelle partite, la gamba di Grosso che pennellava l'1-0 contro la Germania, preludio alla seconda e trionfale magia di Del Piero.Per non parlare dell'eterna tensione che ci avvolgeva, ogniqualvolta ripercorrevano i rigori con la Francia.Ieri tutto questo è svanito. Come se gli eroi di Berlino ci avessero accompagnato lungo tutti questi quattro anni, mano nella mano, verso un altro possibile trionfo in Sudafrica.Ieri tutti siamo scesi da quella carrozza e ci siamo scontrati contro i rocciosi slovacchi.Non parlerò di chi è la colpa, delle scelte, degli errori, di chi ha giocato o di chi è rimasto a casa. Perchè non mi interessa.Ieri ci hanno tolto un sogno.Addio eroi di Berlino, e grazie di tutto.