Pinacoteca

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Se mi guardo nello specchio con il tempo che e' passato sono solo un po' più ricco più cattivo e più invecchiato. E' l'amara confessione di un cantante di successo forse e' l'ultima occasione che ho di essere me stesso. Quando ho smesso di studiare per campare di illusioni sono stato il dispiacere di parenti e genitori: ero uno di quei figli sognatori adolescenti che non vogliono consigli e rispondono fra i denti. Ma la musica e' cattiva e' una fossa di serpenti e per uno che ci arriva quanti sono i fallimenti, mi diceva quella gente che s'intende di canzoni "hai la faccia da perdente, mi dispiace non funzioni". Non importa se ho pianto e sofferto, questa vita fa tutto da se, nella musica ho solo scoperto il bisogno d'amore che c'e'. Chi lo sa che cosa e' vero in un mondo di bugiardi, non si può cantare il nero della rabbia coi miliardi, siamo tutti conformisti travestiti da ribelli, siamo lupi da interviste e i ragazzi sono agnelli che ti scrivono il dolore nelle lettere innocenti e la loro religione e' di credere ai cantanti ma li trovi una mattina con la foto sul giornale in quell'ultima vetrina con la voglia di gridare al mondo. Mi dimetto da falso poeta, da profeta di questo Fan's club, io non voglio insegnarvi la vita perché ognuno la impari da sé. Me ne andrò nel rumore dei fischi, sarò io a liberarvi di me, di quel pazzo che grida nei dischi il bisogno d'amore che c'e'. Ora basta io sto male non e' giusto. Nello specchio questa sera ho scoperto un'altro volto, la mia anima e' più vera della maschera che porto, finalmente te lo dico con la mia disperazione, caro mio peggior nemico travestito da santone.