Pinacoteca

Ancora una notte insieme !!!


Oggi l'ultimo concerto dei Pooh: "Il nostro sogno è schiattare sul palco" ultimo aggiornamento: 30 settembre, ore 20:08 Roma - (Adnkronos) - Domani al Forum di Assago di Milano l'ultimo concerto della band più amata dagli italiani con il batterista Stefano D'Orazio che, dopo 38 anni di carriera artistica insieme, ha deciso di lasciare. "Continuare? Forse, ma servono nuovi stimoli" Roma, 30 set. (Adnkronos/Ign) - "Il nostro sogno è schiattare sul palco". Lo rivelano a 'Vanity Fair' i Pooh che oggi al Forum di Assago di Milano terranno il loro ultimo concerto del tour 'Ancora una notte insieme'. Tutto esaurito da mesi. Una sorta di giro d'addio, almeno per il batterista Stefano D'Orazio che a 61 anni e dopo 38 anni di carriera artistica insieme, ha deciso di lasciare la band più amata dagli italiani. Sarà l'ultima notte insieme? Ne parlano a cuore aperto al settimanale i tre superstiti del quartetto: Roby Facchinetti, il tastierista, 65 anni, Dodi Battaglia, 58, il chitarrista e Red Canzian, 57, il bassista. D'Orazio, due giorni prima del servizio, ha infatti rinunciato a posare. E a parlare. "Non lo sappiamo". "Cinquanta per cento andiamo avanti, cinquanta finiamo qui", rispondono Dodi e Red. Mentre Roby spiega: "La voglia di continuare c'è, dobbiamo capire come. Abbiamo bisogno di nuovi stimoli, grandi progetti, cose mai fatte prima. Per esempio lavorare con i più grandi musicisti internazionali. Abbiamo una storia da difendere: per continuità e qualità, pochi hanno fatto come noi.Non stiamo cercando un nuovo batterista". Il che significa che i Pooh molto probabilmente non si fermeranno. L'intenzione, dicono, "era chiudere con il cinquantennale, nel 2016". Ma la decisione di Stefano ha messo in discussione l'idea. "Non è un'operazione di marketing, come ha insinuato qualcuno. Abbiamo dovuto condividerla per forza. Altrimenti l'avremmo offeso. E noi siamo suoi amici sul serio", dice Red. E Dodi: "Non la capisco, ma la rispetto". La sua è una scelta, non un colpo di testa - aggiunge Canzian - comunicato le sue intenzioni due anni e mezzo fa. Noi ci abbiamo convissuto fino a quando non sono circolate le prime voci che parlavano di litigi, avvocati e buonuscite milionarie. Solo allora abbiamo deciso di dire tutto. Per evitare che si sporcassero 43 anni di storia impeccabile. Non abbiamo litigato: Stefano si è stufato. Tutto qui".