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MASAI


I Masai o Maasai sono una tribù indigena Africana semi-nomade, diffusa principalmente in Kenya e nel nord della Tanzania.I Masai appartengono alla famiglia di gruppi tribali dei Niloti e non hanno mai abbandonato lo stile di vita semi-nomade e l'allevamento come principale fonte di sostentamento.Nonostante la crescente occidentalizzazione delle società sia del Kenya che della Tanzania, i Masai sono riusciti a mantenersi relativamente al di fuori di queste trasformazioni e conservare gran parte delle loro abitudini tradizionali. Noncuranti del passare del tempo, la loro vita è regolata dal levare e dal calare del sole e dal continuo mutare delle stagioni.Costumi.Il loro abbigliamento è estremamente pittoresco. Si avvolgono intorno al corpo snello drappi sgargianti rossi e blu. Le donne di solito si adornano con larghi collari piatti ornati di perline. Attorno a braccia e caviglie portano massiccie spirali di rame. Uomini e donne spesso si allungano i lobi degli orecchi modellandoli con pesanti orecchini e ornamenti di perline. L'ocra, minerale rossiccio ridotto in polvere, viene spesso mischiato con grasso bovino e spalmato sul corpo a regola d'arte. Noti per la loro audacia e il loro coraggio, comunemente i masai non si vedono mai senza la loro lancia ben affilata.Tradizioni e cerimonieCi sono numerose tradizioni e cerimonie ancora conservate dalla cultura Masai. Una delle più note è la danza "saltante" dei giovani guerrieri (o morani), che saltano da in piedi (senza piegare le ginocchia) per dimostrare la propria forza e agilità. Fino a poco tempo fa, un moran (giovane maschio Masai) poteva prendere moglie solo dopo aver ucciso un leone; come si può immaginare, oggi questa pratica è vietata ed è stata ufficialmente abbandonata, sebbene ci siano motivi di ritenere che essa sia ancora praticata in alcune remote regioni del Kenya. Tra i passaggi di crescita, vi è inoltre la circoncisione, che viene applicata agli adolescenti di entrambi i sessi; gli anziani circoncidono i ragazzi (ai quali, durante la cerimonia, viene vietato di emettere alcun suono) e le donne anziane circoncidono le ragazze (a cui è permesso piangere). Il governo kenyota ha tentato invano di far cessare questa attività, difesa soprattutto dalle donne Masai. Riguardo al taglio dei capelli un Masai ha la licenza di tagliarli a zero soltanto quando ha raggiunto il grado di guerriero. AnimaliNella comunità masai, la grandezza della mandria e il numero dei figli determinano la posizione e l’importanza di un uomo. Chi ha meno di 50 capi di bestiame è considerato povero. I componenti della famiglia masai hanno un legame affettivo con il loro bestiame. Ogni animale ha una voce e un temperamento particolare che la famiglia conosce bene. Raramente i masai uccidono il bestiame grosso per sfamarsi; di solito tengono a questo scopo alcune pecore o capre. Ma quando si uccide un capo di bestiame, se ne utilizza ogni parte. Le corna servono come recipienti; con gli zoccoli e le ossa si fanno ornamenti e la pelle viene conciata per fare calzature, indumenti, coperte e funi.AbitazioniLe capanne dei Masai sono costruite con feci essiccate di bestiame. Generalmente sono costruite dalle donne con rami e erba intrecciati e poi rivestite di letame. Hanno forma ovoidale e sono disposte in un grande cerchio che serve per proteggere il "Kraal" interno, dove il bestiame dorme la notte. L'intero perimetro è recintato con rami aguzzi e spinosi che proteggono sia i masai che il bestiame da iene, leopardi e leoni predatori.MatrimoniTra i masai la poligamia non ha limiti: gli uomini possono avere quante mogli desiderano, purché dispongano di bovini sufficienti per acquistarle dalle famiglie di origine. Alle ragazze di età compresa tra i nove e i tredici anni è permesso avere rapporti sessuali prima del matrimonio. Per tradizione esse possono avere fino a tre amanti contemporaneamente. La stessa libertà viene concessa ai giovani guerrieri, i morana. Le ragazze sono normalmente iniziate alla prima mestruazione, e lasciano i loro guerriglieri per sposare uomini che hanno di solito il doppio della loro età.Gli uomini si sposano in genere dopo i trent'anni, perché devono avere il tempo per accumulare la ricchezza richiesta per contrarre il matrimonio. Quando una ragazza masai lascia la casa materna per quella dello sposo, è benedetta dal padre, il quale sputa un sorso di latte sotto il suo collare e l'avverte di non guardare indietro, altrimenti diventerà di pietra. All'entrata della proprietà del marito, la giovane donna viene ricevuta dalle sue nuove parenti, che la accoglieranno tirandole dello sterco di vacca e insultandola, in genere per la statura, che è un punto di orgoglio per i masai. Questo è un rituale che punta a mettere alla prova le giovani spose di fronte alle avversità della vita.