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10 AGOSTO


Appena arrivati al Lodge ci hanno informato che stava per partire un'escursione e se volevamo partecipare ci avrebbero aspettato. Naturalmente abbiamo accettato, senza sapere però esattamente cosa stavamo andando a fare.. Neanche il tempo di posare le valige e siamo partiti..Eravamo un gruppo di una decina di persone, una guida, e un guerriero masai con tanto di lancia che ci scortava. Iniziamo il nostro percorso all'interno del bosco con la guida che spiegava le proprietà terapeutiche delle piante che normalmente usano i masai. Una pianta serviva per lavarsi i denti, una per il mal di pancia, una per la febbre.. Così parlando abbiamo iniziato a camminare e camminare e camminare...morale ci siamo arrampicati su per il bordo del cratere!Una fatica! Ma la vista da lassù era bellissima. Mentre stavamo arrampicandoci per il cratere, è giunto un masai correndo, avvertendoci che c'era un elefante sul nostro tragitto...Dopo tre ore, stanchi morti finalmente arriviamo nel nostro alloggio, non vi dico come eravamo stanchi! L'alloggio era veramente strafigo: camino (si gelava), frutta fresca, champagne..cameriere che ci accendeva il camino, un altro che ci gonfiava il cuscino per la notte (giuro! In tutti i Lodge che siamo andati c'era sempre un cameriere che prima di andare a dormire ci spostava leggermente le lenzuola e ci gonfiava il cuscino..) Questo appartamento era però staccato dal Lodge, ed era proprio al confine con il bosco e una pozza di acqua..per andare a mangiare dovevi comunicare l'orario al personale che ti veniva a prendere con la torcia e il fucile, visto che non c'era illuminazione e non potevi uscire da solo....in camera non c'era il telefono..e io nauralemente non volevo stare lì.E' una cosa che mi accompagna da sempre: l'isolamento completo è una cosa che mi da un pò di ansia.