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Pensiero su Israele


Un giornalista intervista uno storico Israeliano  Y. LeibowitzLeibowitz si oppone ad ogni conquista dei territori arabi da parte israeliana, affermando che la conquista porterà alla distruzione della morale della società israeliana.« ... Lo stato di Israele è fondato su un valore, e questo valore è il mantenimento del potere ebraico violento su tutta la terra di Israele e sull'altro popolo che vive in questa terra. È il contenuto del valore dello stato di Israele, oggi. È per questo che ha appena versato due miliardi e mezzo ai coloni installati nel Territori, mentre non ha denaro per gli immigrati recenti.... Quello che considera un valore è mantenere il potere sui Territori occupati. Non vi è denaro per migliorare il sistema scolastico. Non vi è denaro per migliorare il sistema sanitario.... ma vi è denaro per gli assassini che si installano nei Territori. Molto denaro: due miliardi e mezzo, l'anno scorso. In nome di questo valore, si sacrifica la salute, l'istruzione, l'integrare gli immigranti. Si sacrifica tutto questo per mantenere il nostro potere sui Territori Occupati. Chiama assassini i coloni?(domanda del giornalista) Sì, certamente. »Ho scelto di parlare di un argomento che purtroppo conosco in modo poco approfondito e adeguato,ma ne parlo mettendoci il cuore.Una mia amica ha scelto in base alla sua religione di prendere la nazionalità israeliana,e sarà quandi costretta a servire nell'esercito per un periodo di circa 18 mesi.E' una ragazza meravigliosa che vuole solamente andare a vivere in quella terra,lei con la guerra non c'entra,non la vuole,non è cosa che la riguarda.E se fosse costretta a viverla?Io non voglio perdere un'amica,nessuno lo vuole.Al mondo nessuno vuole perdere un amico.E vorrei tanto che in quelle terre ci fosse finalmente la pace.Basta colonie costruite in un terreno che potrebbe benissimo essere assegnato ai palestinesi per la creazione di un loro stato.In tutto Israele non c'è posto? Si deve per forza costruire in un territorio conquistato?Questo crea problemi,tanti tanti.E basterebbe solamente costruire da un'altra parte,basterebbe uno sforzo da entrambe le parti.Cos'è uno sforzo in cambio della pace? Non vale la pena un sacrifico per far vivere bene voi stessi e gli altri?Mi sembrano due fazioni in guerra su di una stessa nave,troppo occupate a combattersi che non si accorgono che stanno andando alla deriva.Gente siete sulla stessa barca.Sarete pure diversi in tutto,colore di pelle e religione,usanze e lingua,ma la morte è triste per tutti,e ancora più triste è non riuscire a vivere. PER TUTTI,PERCHE' IN FONDO SIAMO TUTTI UGUALI.