PENSIERI DIGITALI

Essere come autenticità


Poche persone nella nostra cultura hanno il coraggio di essere se stesse, la maggior parte interpreta un ruolo, gioca un gioco, assume una maschera, si nasconde dietro una facciata.Non credono che il loro Io autentico possa essere accettato, come non lo fu dai genitori. I nostri corpi sono plasmati dalle forze sociali esistenti nella famiglia, che formano il nostro carattere e determinano il nostro fato... che sarà di cercare di piacere agli altri per ricevere amore e approvazione.Ma ciò non avviene: né allora, né oggi. L’amore non può essere conquistato o guadagnato, poiché è un’espressione spontanea di affetto e di calore in risposta all’esistenza di un’altra persona. “Io ti amo”, non: “Amo ciò che fai”. L’amore implica accettazione, che fu negata al bambino. Una volta abbandonata l’autenticità del nostro Io per recitare una parte, siamo destinati ad essere rifiutati da soli.Purtuttavia cerchiamo di migliorare il nostro ruolo, sperando di vincere il nostro fato, ma ne siamo sempre più coinvolti. Siamo presi in un circolo vizioso, che ci tiene prigionieri, alterando la nostra vita e il nostro essere. Perché allora non cessiamo il gioco e non gettiamo via la maschera? La risposta è che non siamo consapevoli della mancanza di autenticità del nostro aspetto e del nostro comportamento. La maschera o la facciata sono parte di noi; il ruolo è una seconda natura e abbiamo dimenticato la nostra vera natura, siamo talmente identificati al ruolo e al gioco, che non possiamo concepire un’esistenza diversa.Il problema dunque è la paura di essere se stessi, la paura che il proprio Io sia malato, inadeguato, inaccettabile. Questa paura costringe a nascondere i propri veri sentimenti, a mascherare la propria espressione e ad accettare il ruolo che gli altri richiedono. La maggioranza della gente vive con la convinzione che la vita sia un gioco e che, per avere successo, bisogna saperlo giocare.Grazie a questo atteggiamento si è pronti a modificare un ruolo, ma non a smettere il gioco e a diventare pienamente se stessi. Ciò sembra far paura, tuttavia se non si affronta il proprio carattere, non si può evitare il destino da esso determinato.E’ per questo che oggi ho deciso di intraprendere la mia battaglia e riconquistare l’autenticità perduta.Estratto e riadattato da Paura di vivere di A. Lowen  a Margherita, senza la quale, non avrei potuto vedere tutto questo