LIBERA USCITA

La cura


Il marcio non si cura si estirpa altrimenti ritorna e cancrenizza tuttoAllo stesso modo si può ipotizzare una cura per una società malata dove l'alienzione e il nulla hanno una radice talmente profonda da sembrare invisibile,strategicamente celata dalla devianza imposta con messi e messaggi insospettabili,acutissima nel sezionare,codificare, e programmare la coscienza umana al punto da render impossibile il riconoscimento e l'accettazione del vero,semplicemente lo confondono con altre scene o lo fanno sparire.Così ad esempio nessuno ha in mente un maiale scannato che gocciola sangue (davvero brutta come scena dal vivo),quando mangia un panino al prosciutto, solo perchè nn ti fanno vedere come lo stordiscono un pò con una scossa elettrica e poi lo iugulano(scannano) per dissanguarlo. Siamo abituati a vedere gli animali selvaggi che sbranano le prede  ferocemente ma non come viene tirato il collo ad un pollo,dunque continuiamo a mangiare con buona pace del nostro stomaco e di chi s'ingrassa coi proventi dell'uccisione, pubblicitari compresi. La presa di coscienza significherebbe il rischio di veder calare il consumo e allora si decide cosa sia opportuno far vedere e cosa no.Uguale dicasi per la sofferenza e la morte umana,si fà vedere, dosandola in modo che non diventi un problema etico e nello stesso tempo ci si faccia l'abitudine, quando si parla di "altri",di Africa guerre altrui,corpi maciullati lontani ,genocidi ecc.ma guai a posar troppo lo sguardo in casa nostra su un malato terminale o un vecchio abbandonato a se stesso,farebbe riflettere e magari arrivare a pensare che ognuno ha il diritto di decidere quando dire  basta alla propria vita o al consumo di petti di pollo.Tutto questo esteso all'intera architettura societaria occidentale è la negazione dell'uomo,in quanto esonera e scolla la sensibilità dal diritto/dovere di sapere e quindi di decidere,scegliere,lottare persino su terreni propri facilmente controllabili come lo stile di vita,il consumo critico,il libero pensiero.Per buttar giù l'impianto bisogna chiedersi e chiedere incessantemente a tutti se così com'è ci piace,se siamo liberi,se questa è la vita che vogliamo,ossessionarsi di domande,cercare risposte,martellare e picconare tutti i giorni il vicino di casa,il collega.il cugino,il panettiere,il blogger,il maestro,il prete,l'amico.......Demolire un gigante con mezzi inappropriati è faticoso e pericoloso,la lentezza dei lavori sfibra,ma non vedo altra alternativa.