... i tracciati della coca non spariscono e spesso restano determinanti per rafforzare le imputazioni. Però vi si aggiunge l' ecografia più fine e complessa dei flussi capillari che nutrono l' albero della 'ndrangheta. L' invito a seguire i soldi - follow the money - continua a essere il più difficile da realizzare per gli inquirenti. E' colpa di leggi e strumenti inadeguati, di complicità estese, di insufficiente sensibilità e quindi pressione pubblica sull' argomento. E' frutto di una logica dell' informazione per cui un sequestro di droga vale almeno dieci righe, il sequestro di qualche immobile e di un' azienda appena un trafiletto sulle pagine locali, sebbene l' attenzione sul lato economico delle attività mafiose in Italia si sia molto accentuata. Le notizie arrivano, ma non si vedono. Ancora meno si vede il danaro. // Il danaro non è solo quell' entità astratta, quasi mistica nella sua volatilità, che può essere spostata in quantità infinita con un clic da un capo all' altro del pianeta. Investita nei fondi più criptici, nei titoli più spericolati. Non per la 'ndrangheta e per le mafie in generale. I soldi sono soldi. Contanti, mazzette, valigie stipate, depositi nascosti. I soldi possiedono materia, peso, numero contabile con le dita, puzzano di muffa. Continuano a serbare quell' odore anche quando sono finiti sui conti più irraggiungibili. Sono il frutto del lavoro, i frutti dell' albero. Non va disdegnato nessun modo per ripulirli, reinvestirli, farli fruttare a loro volta. I grandi sistemi di riciclaggio attraverso finanziarie disposte come scatole cinesi si collocano a fianco del semplice rilevamento di qualche bilocale o dell' acquisto di appezzamenti di terreno agricolo.(Brano tratto dal libro Zero Zero Zero pagg.221 e 222).
QUEI SOLDI RIPULITI CHE CONTINUANO A PUZZARE DI MUFFA
... i tracciati della coca non spariscono e spesso restano determinanti per rafforzare le imputazioni. Però vi si aggiunge l' ecografia più fine e complessa dei flussi capillari che nutrono l' albero della 'ndrangheta. L' invito a seguire i soldi - follow the money - continua a essere il più difficile da realizzare per gli inquirenti. E' colpa di leggi e strumenti inadeguati, di complicità estese, di insufficiente sensibilità e quindi pressione pubblica sull' argomento. E' frutto di una logica dell' informazione per cui un sequestro di droga vale almeno dieci righe, il sequestro di qualche immobile e di un' azienda appena un trafiletto sulle pagine locali, sebbene l' attenzione sul lato economico delle attività mafiose in Italia si sia molto accentuata. Le notizie arrivano, ma non si vedono. Ancora meno si vede il danaro. // Il danaro non è solo quell' entità astratta, quasi mistica nella sua volatilità, che può essere spostata in quantità infinita con un clic da un capo all' altro del pianeta. Investita nei fondi più criptici, nei titoli più spericolati. Non per la 'ndrangheta e per le mafie in generale. I soldi sono soldi. Contanti, mazzette, valigie stipate, depositi nascosti. I soldi possiedono materia, peso, numero contabile con le dita, puzzano di muffa. Continuano a serbare quell' odore anche quando sono finiti sui conti più irraggiungibili. Sono il frutto del lavoro, i frutti dell' albero. Non va disdegnato nessun modo per ripulirli, reinvestirli, farli fruttare a loro volta. I grandi sistemi di riciclaggio attraverso finanziarie disposte come scatole cinesi si collocano a fianco del semplice rilevamento di qualche bilocale o dell' acquisto di appezzamenti di terreno agricolo.(Brano tratto dal libro Zero Zero Zero pagg.221 e 222).