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« Una lezione di vitaGiornata della memoria .... »

Post N° 51

Post n°51 pubblicato il 06 Gennaio 2009 da Irisblu55

 
Se qualche vero saggio ci dovesse improvvisamente
 chiedere chi realmente siamo, subito ci
verrebbero in mente i rapporti parentali, le
 relazioni sociali, la nostra struttura
biologica in relazione all'ecosistema, la nostra
 storia personale con i fatti, gli eventi,
le emozioni, gli affetti, i sentimenti, i disagi, ecc.
Forse tutto verrebbe sintetizzato superficialmente
 nel nostro "nome e cognome".

Molti vi aggiungono titoli accademici, onorifici o

nobiliari e così pensano di poter essere

 subito identificati per il loro prestigio.

Si immedesimano talmente nel loro ruolo che

 alla domanda "chi realmente sei?"

non riuscirebbero a capire le reali intenzioni

 dell'interlocutore saggio. Affermerebbero

 impacciati, di essere l'avvocato Tal dei Tali

il prof. Pinco Pallino, il dott. Sempronio

 l'imprenditore Caio ecc. Ma è come se rispondessero:

 "io sono ciò che penso di fare".

Se il saggio suggerisse loro di lasciar perdere

 tutte le maschere sociali per definire

 più onestamente se stessi,

molti entrerebbero in crisi.
In effetti noi pensiamo di essere qualcuno

perché ci identifichiamo quasi sempre nel ruolo

 in modo convenzionale.
Ma la domanda "chi sei?" presuppone una

seria riflessione sul nostro "esserci"

 qui e adesso nel senso esistenziale.

La nostra più profonda riflessione dovrebbe

 portarci a smascherare le illusioni sul concetto di

"io" che abbiamo.
Se mettessimo coraggiosamente tra parentesi

ruoli sociali, legami affettivi e di sangue

 lo stesso cognome e nome, rimarrebbe

 puramente la nostra persona con il suo DNA e

 il suo temperamento. E approfondendo ci

accorgeremmo che nemmeno la nostra

 struttura biologica ereditata dal patrimonio

 umano o la nostra psiche formata nel contesto

 sociale, basterebbero ad identificarci.
Questo perché sappiamo bene che tutto

 l'Universo muta continuamente e noi

non siamo mai uguali al nostro "io"

 precedente, come nessuna essenza è

perfettamente identica all'altra.

Allora, chi siamo? Risposta difficile, misteriosa

 che presuppone un punto di riferimento saldo

 immutabile, eterno.
Se ogni persona (i sei miliardi di uomini

che abitano sulla terra sono un numero esiguo a

confronto di quello delle stelle del cielo)

cominciasse seriamente a domandarsi chi realmente è

per cercare di darsi una risposta non superficiale

cambierebbero molte cose già in questo

 mondo e forse riscopriremmo tutti con stupore

 il senso del mistero e la nostra dignità di figli di Dio.

Pier Angelo

Epifania le feste porta via

c'è chi nè sentirà la nostalgia è

chi invece si sentirà sollevato

da un lavoro ingrato ai fornelli e a

dar retta a parenti amic è fratelli

buon pomeriggio

un forte abbraccio

by Iris

 
Inviato da: Irisblu55
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