NAUTICA CHE PASSIONE

ITALIA - SOCIETA' DI NAVIGAZIONE


 La Italia - Società di Navigazione, conosciuta anchepiù semplicemente come Italia di Navigazione o Società Italia, affermata nel mondo dello shipping internazionale con il nome di Italian Line, è stata lacompagnia di navigazione di bandiera italiana leadernel trasporto di passeggeri e di merci via mare.Italia Flotte RiuniteFondata durante il Fascismo, nel 1932, con il nomedi Italia Flotte Riunite, riunì sotto un'unica bandiera letre principali compagnie di navigazione italiane dell'epoca: la Navigazione Generale Italiana di Genova, la Lloyd Sabaudo di Torino e la Cosulich di Trieste. La sede della compagnia era situata in Piazza de Ferraria Genova, ma erano presenti filiali della compagnia anche nelle principali destinazioni, per esempio a New York. La società fu fondata oltre che per varie motivazioni politiche anche per una questione di prestigio internazionale: in effetti Francia, Gran Bretagna e Germania avevano già da tempo un'unica compagniaper le rotte transatlantiche.Nell'ottobre del 1931 il capo del governo BenitoMussolini, dopo aver preso visione del panorama marittimo internazionale, presiedette un vertice tra i maggiori rappresentanti della navigazione italiana e il direttore della Banca Commerciale Italiana, spiegandol'intenzione del governo di assumere il controllo divarie compagnie attraverso un organo amministrativocentrale, denominato "Società Finanziaria e IndustrialeItaliana" ed una riorganizzazione delle compagnie armatoriali accentrate sotto un'unica società "Italia - Flotte Riunite" che nacque ufficialmente il 2 gennaio 1932 con un atto del notaio genovese Paolo Cassanello, con un capitale sociale di 720 milioni di lire.La carica di presidente della società venne affidata al Duca degli Abruzzi.Italia - Società di NavigazioneNel 1936, in ambito IRI, all'interno di un progetto stataledi riorganizzazione e razionalizzazione dei servizi marittimidi linea, venne costituita la Finmare Società FinanziariaMarittima con il compito di coordinare, indirizzare ed assicurare con i mezzi finanziari più idonei l'attività dellesocietà pubbliche di navigazione Italia di Navigazione, Lloyd Triestino di Navigazione, Adriatica di Navigazione eTirrenia di Navigazione.La Finmare che controllava la maggioranza azionaria diqueste società, acquisì, nel 1937, anche La società LiberaTriestina di Navigazione della quale, flotta e servizi furonoindirizzati alla Italia di Navigazione ed al Lloyd Triestino.La riorganizzazione venne sancita con R.D.L. n° 2082 7 dicembre 1936 e la gestione delle attività ebbe inizio il1º gennaio 1937.Le quattro Società in quella data avevano la seguente consistenza:La Società "Italia di Navigazione" di Genova con 48 unitànavali per 463.741 Tonnellate di Stazza Lorda di Naviglio;Società "Lloyd Triestino" di Trieste, con 97 unità navaliper 615.461 Tonnellate di Stazza Lorda di Naviglio;Società "Adriatica" di Venezia, con 41 unità navali per138.458 Tonnellate di Stazza Lorda di Naviglio;Società "Tirrenia" Napoli, con 58 unità navali per 159.014Tonnellate di Stazza Lorda di Naviglio.Della grande flotta la proprietà era dell'azionista unico "Ministero del Tesoro" che amministrava i propri interessiattraverso la finanziaria marittima "FINMARE".Con la nuova riorganizzazione alla società "Adriatica diNavigazione" con sede a Venezia furono assegnati i servizidi linea tra i principali porti italiani, i porti del mediterraneoorientale, del medio oriente Mar Rosso, Africa orientale eMar Nero. Alla "Tirrenia di Navigazione" furono assegnati i servizi dilinea tra i principali porti italiani, i porti del mediterraneooccidentale, Tunisia, Spagna, Portogallo, la linea per il nordEuropa ed i collegamenti con le isole maggiori italiane Sicilia e Sardegna. Alla "Italia di Navigazione" furono assegnati i servizi transoceanici di linea tra i porti del mediterraneo e quelli delnord, centro e sud america. Al "Lloyd Triestino di Navigazione " furono assegnati i servizi transoceanici di linea tra i porti del mediterraneo, dell'Africa, dell'India, dell'estremo oriente, di Australia edi Nuova Zelanda.Le navi precedenti alla fondazione della società venneroquasi tutte ristrutturate con i colori distintivi della nuovacompagnia.Sotto i colori della Italia di Navigazione furono varate navisplendide e leggendarie, tutte gestite sotto l'insegna dell'eleganza e del cosiddetto Italian Style: all'internoarredamenti sontuosi, eleganti saloni, dipinti, quadri, murales di grandi artisti, oggetti di design, cabine lussuose econfortevoli.All'esterno ampi spazi aperti, verande, bar, immensi ponti dipasseggiata e piscine. Per entrare nel Mediterraneo infatti le navi italiane dovevanoseguire una rotta molto meridionale: perciò le piscine potevano essere usate tutto l'anno anche in pieno Atlantico(a differenza delle navi delle altre compagnie), come pure i ponti aperti.Le navi della Società Italia godevano poi della fama di unequipaggio ben addestrato e capace, in tutte le attività. Dal punto di vista dell'architettura navale, i transatlanticiitaliani furono tra i più belli al mondo: le navi erano riconoscibili dal tricolore sugli eleganti fumaioli.Inoltre la compagnia introdusse su larga scala anche novitàtecniche, dagli stabilizzatori anti-rollio di tipo dinamico aiprovvedimenti per la sicurezza, dall'aria condizionata in tuttele classi ai fumaioli progettati contro il deposito di sostanzeinquinanti sui ponti aperti. Le navi italiane godettero sempre di grande fama anche all'estero (in particolare negli Stati Uniti), dove erano sinonimo di raffinatezza, eleganza, stile e professionalità.Le navi italiane furono molto spesso frequentate dapersonaggi famosi quali attori, scrittori, cantanti e capi di stato.Le prime navi costruite per la Italia Navigazione furono il Rex, che, al comando del Com.te Sup. Francesco Tarabotto, vinse l'ambito premio del Nastro Azzurro, e il Conte di Savoia, che al comando del Com.te Sup. Antonio Lena, perl'eleganza e la raffinatezza del servizio, si affermò tra le piùrinomate ed eleganti navi della propria epoca. Il Conte di Savoia fu particolarmente famosa per essere stata una delle prime navi al mondo dotate di un impianto anti-rollio."REX" e "Conte di Savoia" entrambe in servizio sulla rottaGenova-New York a partire dal 1932, conquistarono lasimpatia della più raffinata clientela italiana ed internazionale,guadagnandosi l'appellativo di "Dame del mare".Dopo la seconda guerra mondiale, tale complesso marittimo,veniva anche indicato con la definizione di "Flotta di PIN"ovvero "Flotta di preminente interesse nazionale" e il soggettoche rappresentava in forma associativa e sindacale le quattrograndi società era la "Federazione Italiana dell'Armamento diLinea" ovvero la FEDARLINEA con sede a Roma.Al termine del conflitto l'Italia Navigazione si trovò con unaflotta dimezzata: alcune navi (come il Rex e il Conte di Savoia)erano andate perdute nel conflitto, altre erano danneggiate orequisite da altri paesi. Grazie anche agli aiuti del Piano Marshall, la Società Italia potérealizzare piccole navi per il trasporto di emigranti nel Sud America, poi le gemelle Giulio Cesare e Augustus nel 1951 e infine, nel 1952, l'Andrea Doria, vero e proprio simbolo dellarinascita italiana del dopoguerra.Grazie alla nuova ammiraglia infatti, l'Italia Navigazione potétornare a navigare sulla prestigiosa rotta per New York, riaffermandosi una delle principali compagnie marittime al mondo.L'anno successivo entrò in servizio la Cristoforo Colombo, gemella della Doria e destinata alla stessa rotta. La perdita dell'Andrea Doria nel 1956 fu un duro colpo perl'Italia: dovette infatti spostare alcune navi dalle rotte perl'America del Sud a quelle per New York per compensare laperdita dell'ammiraglia in attesa di un nuovo transatlantico. Agli inizi del mese di giugno del 1960 entrò in servizio, al Comando del Comandante Superiore Armando Pinelli, l'imponente Leonardo da Vinci, il cui affiancamento alla giàesistente Cristoforo Colombo riequilibrò il traffico deipasseggeri su quella rotta. Nel 1965 furono varate la Michelangelo e la Raffaello e con l'entrata in servizio delle due grandi ammiraglie, tutte le navidella compagnia furono pitturate in bianco. Negli anni sessanta la Società Italia serviva sulla prestigiosalinea per New York, su quella per il Sud America Brasile eRio de la Plata e quelle per il Nord e Sud Pacifico.L'entrata in servizio delle splendide Michelangelo e Raffaellofu forse un po' azzardato in un'epoca in cui gli aerei avevanosuperato di molto le navi nel trasporto dei passeggeri attraversol'Atlantico e il periodo di emigrazione verso le Americhe eraterminato da anni. In questo modo le due gemelle viaggiaronocon sempre meno passeggeri: neanche alternare il servizio di linea a quello di crociera servì a salvare la compagnia, che nel 1977 fu costretta a ripiegare su un servizio crociere in "Joint Venture" con alcuni armatori privati denominato"Italia Crociere Internazionali", riuscendo comunque anche adaffermarsi fortemente nell'ormai sistema intermodale ditrasporto di contenitori.
Italia Crociere InternazionaliLe navi che navigarono sotto i colori della nuova costituita società mista " ICI " furono: la Leonardo da Vinci, la Guglielmo Marconi, la Galileo Galilei, e l'Ausonia.La Leonardo da Vinci bruciò mentre, in disarmo in attesa diessere venduta, era ancorata nella rada di La Spezia. A seguito dei gravi danni subiti per l'incendio, fu demolita nei cantieri navali di Muggiano.Il tentativo " I.C.I.", ebbe termine agli inizi del 1981. Le navi furono lasciate nelle mani dei partners della SocietàItalia che avevano partecipato alla "Joint Venture" "I.C.I." continuando a navigare per molti anni ancora. La Marconi sotto i colori di Costa Crociere con il nome di Costa Riviera, la Galilei con la Società greca Celebrity Cruisescon il nome di Meridian e l'Ausonia con la italiana GruppoGrimaldi mantenendo il proprio nome sino al 1997, anno nelquale fu venduta ad una società maltese.La società Italia continuò ad essere un'azienda leader nel trasporto intermodale di contenitori con una flotta di tutto rispetto sino al 1998, anno nel quale fu privatizzata in osservanza alle direttive europee in materia di trasportomarittimo.Le ultime gloriose navi portacontenitori che portarono in giroper il mondo la gloriosa bandiera della storica società di navigazione furono: Da Mosto, Pancaldo , D'Albertis,Americana, Italica, Cristoforo Colombo, Amerigo Vespucci, S.Caboto, California, Orinoco e Aquitania.I privati mantennero in vita denominazione e marchio a tuttoil 30 novembre 2002, data nel corso della quale, a seguito di unatto datato 26 novembre 2002, la gloriosa azienda genovese fu, per fusione, annessa ad una società privata nazionale.Dopo varie ristrutturazioni, nel corso del 2011, anche la Tirreniadi Navigazione SpA, appartenente alla grande flotta italiana dilinea, è inesorabilmente giunta al suo inevitabile epilogo. Dopo un periodo trascorso sotto il controllo della FINTECNA, una società finanziaria controllata al 100% dal Ministerodell'Economia, la storica società napoletana, è stata ceduta al ungruppo privato.FONTE:WIKIPEDIA