Nicola D'Agostino

IL DA-DA-DA


 Gentilissimi Fratelli. Io sono giunto a questa conclusione, frutto di una geniale intuizione: se in Italia c'è così poca gente che legge i libri, non è perché si è una massa di incolti lecca-tv. La verità, io dico, è che la maggior parte dei libri è una vera chiavica e chi ci mette le mani su, il più delle volte, si addormenta prima della fine della prima pagina per la noia e un vago senso di disgusto. Proprio così, premi vari compresi. Anzi, soprattutto quelli. Perché? E me lo chiedete? Va bene, vi rispondo: così come in tutti gli altri settori, anche in questo il mercato è assolutamente bloccato ed appannaggio di Editori senza fantasia che vendono cultura come si trattasse di preservativi Meno male, fratelli, che un po' ci salva Internet, ma solo un po', credetemi. Che fare? Continuare, insistere, e, soprattutto, affidarci al DA-DA-DA. E che è 'sto DA-DA-DA? Volete proprio farmelo dire? Va bene, risponderò anche a questa vostra domanda. CURIOSI !!! Dunque, dovremmo tutti quanti andare nelle librerie d'Italia e fare una specie di sit-in, una protesta, una astensione dall'acquisto e costringere ad eliminare dagli scaffali tutti i libri per far restare solo quelli di Dante, d'Annunzio e ... D'Agostino. Sissignore, il DA-DA-DA, per qualche mese unici libri rintracciabili. Dopo, la gente si sarà riavvicinata con gusto alla bellezza della lettura, gli Editori avranno capito l'antifona e vedrete che daranno spazio ai libri buoni e che si venderanno per questo, solo per questo. Il DA-DA-DA salverà l'Italia dalla rovina, dalle fiction e dai reality show. Fatemi sapere qualcosa in proposito, eh? Ciao a tutti, “grandi fratelli”.