nebulosa di orione

tratto dal film " IL CIELO SOPRA BERLINO "


Quando il BAMBINO era bambino, se ne andava a braccia appese, voleva che il ruscello fosse un fiume, il fiume un torrente e questa pozza il mare. Quando il bambino era bambino, non sapeva d'essere un bambino. Per lui tutto aveva un'anima e tutte le anime erano tutt'uno. Quando il bambino era bambino, su niente aveva un'opinione. Non aveva abitudini, sedeva spesso a gambe incrociate e di colpo sgusciava via, aveva un vortice tra i capelli e non faceva facce da fotografo. Quando il bambino era bambino, era l'epoca di queste domande: perchè io sono io, e perchè non sei tu? Perchè sono qui e perchè non sono lì? Quando è cominciato il tempo e dove finisce lo spazio? La vita sotto il sole è forse solo un sogno? Non è solo l'apparenza di un mondo davanti a un mondo, quello che vedo, sento e odoro? C'è veramente il male? E gente veramente cattiva? Come può essere che io, che sono io, non c'ero prima di diventare? E un giorno io, che sono io, non sarò più quello che sono? Quando il bambino era bambino, per nutrirsi gli bastavano pane e mela, ed è ancora così. Quando il bambino era bambino, le bacche gli cadevano in mano, come solo le bacche sanno cadere, ed è ancora così. Le noci fresche gli raspavano la lingua ed è ancora così. A ogni monte, sentiva nostalgia di una montagna ancora più alta, e in ogni città sentiva nostalgia di una città ancora più grande. E questo è ancora così. Sulla cima di un albero, prendeva le ciliegie tutto euforico, com'è ancora oggi. Aveva timore davanti ad ogni estraneo e continua ad averne. Aspettava la prima neve e continua ad aspettarla. Quando il bambino era bambino, lanciava contro un'albero un bastone come fosse una lancia.....e ancora continua a vibrare.