CANI E GATTI

Post N° 82


…ciao a tutti… guardate bene questo bellissimo gattino… secondo voi, avrei dovuto farlo morire????? NOOOO!!! Adesso vi racconto la storia, poi, deciderete se continuare a “leggermi” oppure kiudere per sempre questo blog, arricciando il naso per il disgusto e pensando di aver a ke fare con una pazza! Allora…. Lui è nato in casa, figlio di “un errore di percorso”… la mamma, ke purtroppo adesso non c’è più, era una gattina molto gracile, sempre malatina, e proprio a causa della sua salute cagionevole, non prendevo la decisione di farla sterilizzare per paura ke non superasse l’intervento… forse a distanza di tempo, mi rendo conto ke sarebbe stato meglio, ma adesso non voglio parlarvi di lei, come sapete, non mi va di raccontarvi cose tristi, già ce ne sono tante e io preferisco parlarvi delle storie a lieto fine! Allora, come vi dicevo, lui è figlio di una cucciolata inaspettata, erano in tre, uno morì quasi subito, mentre lui e il suo fratellino, tutto nero,
allattavano e stavano benissimo… lei aveva deciso di farli sul mio cuscino, e nonostante avessi provato a spostarli, lei li riportava li! Ovviamente non mi dava fastidio il fatto di averli sul letto, soltanto ke non lo consideravo un posto sicuro… i piccoli potevano scivolare a terra, e questo lo avevo risolto tappezzando il pavimento di cuscini in modo da attutire eventuali cadute.. ma c’era un’altra cosa ke non mi piaceva! A volte i piccoli finivano tra il cuscino e la spalliera, nell’angolo, quasi nascosti… Così una sera, tornando a casa, mi accorsi ke mancava un piccolo, sollevai subito Kakalina dal cuscino e lui era sotto, schiacciato dal peso della mamma… era ormai cianotico, freddo, non respirava quasi più, evidentemente era già da molto tempo ke era rimasto li… le sue condizioni erano critike… non avrei fatto neppure in tempo a raggiungere un veterinario, già era tardi, avrei dovuto contattare il notturno e avrei impiegato un’ora per raggiungerlo… così provai a rianimare il gattino, facendogli dei massaggi… niente! Provai allora a metterlo a testa in giù e a scuoterlo, ma questo si fa quando sono appena nati per far uscire il liquido amniotico ke a volte li soffoca… ancora niente, il piccolino era sempre più debole, faceva un respiro ogni tanto, apriva la bocca, ma i suoi polmoni non ce la facevano a respirare…. Lo guardavo e mi sentivo impotente, non volevo ke morisse, lui era sano, non era una malattia ke lo stava uccidendo.. non mi davo per vinta… provai a metterlo in mano, aprivo e kiudevo il pugno, come se fosse una sorta di pompetta, speravo di riattivare la respirazione, ma niente…. A quel punto pensai di fargli la respirazione bocca a bocca, ma era troppo piccolo, non riuscivo ad aprirgli neppure la bocca, poi non era facile, non ci riuscivo… provavo ad attaccarlo alla mamma, sperando ke sentisse l’odore del latte, ma erano tentativi inutili, lo vedevo spegnersi, lentamente… ogni tanto mi rassegnavo, lo mettevo insieme alla mamma e al fratellino e mi allontanavo, pensando di non poter fare nulla per lui, se non semplicemente lasciarlo morire accanto alla sua mamma, senza più disturbarlo… ma poi, dopo un po’, tornavo a guardarlo, pensai di fargli un po’ di cortisone, ma poi abbandonai l’idea… sarebbe morto lo stesso, e in più gli avrei pure fatto male con la puntura, così piccolo è difficile farla anke sottocute…. Niente, NON POTEVO FARE NIENTE… poi d’un tratto, non so neppure come mi venne in mente questa cosa.. fu un gesto istintivo, forse dettato dalla disperazione e dalla pena ke provavo a vedere questo piccolo esserino indifeso spegnersi così… presi il gattino, lo avvicinai alla mia bocca e cominciai a… “SUCCHIARGLI” IL NASINO!!!! (No, no, tranquilli, non uscì nulla… non era raffreddato!) Immediatamente sentii all’interno del gattino un rumore sordo… una specie di “BOP”… come una bottiglia ke si stappa… MAGIA!!! dopo avergli praticato questa strana “terapia” il gattino riprese a respirare benissimo… in poki minuti ritornò alla temperatura normale e si attaccò alla mamma, allattando felice… io restai li a guardarlo per ore, sperando ke non succedesse qualcosa e ke non fosse un falso allarme, ma capii ke potevo addormentarmi tranquilla, ormai tutto era passato… l’indomani kiamai un mio amico, medico, anke lui ama gli animali.. gli raccontai tutto e lui mi spiegò ke col peso della mamma, non riuscendo a respirare bene, si erano “appiccicate” le pareti bronkiali e quindi sarebbe morto per asfissia… adesso gioca felice insieme a tutti gli altri, e io ho imparato una nuova cosa, ke, ovviamente rifarei, se si dovesse presentare la necessità!!!!! Allora, siete ancora qui, o siete fuggiti via??????????