GRANDE CERVELLO

VECCHIA MALEDUCAZIONE


Ieri mattina sono andata in ospedale a fare la visita di controllo: tutto bene, l'attuale "lettino" di Ilaria è ok! E poi l'ecografia, uno spasso! Ilaria (mi hanno riconfermato che è una femmina), sempre podalica, apriva e chiudeva la mano sinistra, mentre con la destra prima si toccava un orecchio, poi un piedino...ed era tutto uno sgomitare, scalciare, contorcersi! Certo non era la prima volta che la "vedevo" ma ogni volta mi commuovo e, non fosse per il terrore del parto, vorrei già averla tra le braccia.Chiusa parentesi, l'avevo detto che prima o poi lo facevo e oggi lo faccio: questo post è dedicato alla maleducazione che caratterizza tante persone anziane. A me gli anziani fanno principalmente tenerezza, specialmente gli uomini soli o con badante appresso, quindi ovviamente non parlo di loro. Parlo di quelli che con le unghie e con i denti pretendono e si prendono anche quello che non gli spetta e, peggio ancora, sono convinti di essere nel giusto solo per un fatto di età. Per carità, di maleducati il mondo è strapieno, ma in questi ultimi 6 mesi mi sta capitando di vederne di cotte e di crude e, non so se sia un caso o no, ma i protagonisti sono tutti un pò attempati. Ora, io confermo di essere diventata una pseudo zitella, acida, incazzosa, culona e chi più ne ha più ne metta, ma comunque ritengo di essere rimasta una persona più o meno rispettosa del prossimo ed educata.A me hanno insegnato che se vado al supermercato e dietro di me c'è qualcuno che ha meno roba di me, sarebbe gentile farlo passare (indipendentemente dall'età che ha). Quindi mi chiedo: se io ho solo il sacchettino con il pane e davanti a me c'è la vecchietta col carrello strapieno...che cacchio le costa darmi la precedenza? Invece ti guarda (almeno fai finta di non vedermi, no?), se ne frega, e scarica la sua roba. Ok ok, sono disoccupata, il maritino a pranzo non torna e di conseguenza non ho orari da rispettare, senza contare che non sta scritto da nessuna parte che chi ha meno roba deve passare prima però...certe gentilezze sono passate di moda? E vogliamo parlare di quello che immancabilmente capita OGNI VOLTA che sono all'asl per gli esami del sangue (grazie a Dio ce l'ho a 200 metri così evito il casino dell'ospedale) o all'ospedale per i controlli? No parliamone. TUTTE LE VOLTE che mi trovo in questi posti e arriva il mio turno, arriva il/la vecchietto/a che con uno scatto mi si intrufola davanti perchè "tanto devo solo chiedere una cosa", e poi magari ci impiega pure più tempo di chi era in fila. Sarà perchè la mia anima diabolica è nascosta da una faccia da brava ragazza e quindi se ne approfittano? Non è il fatto di farli passare che mi dà fastidio, è il modo con cui si prendono la precedenza: non potrebbero semplicemente CHIEDERLA?? E una volta e due e tre e quattro...e io lascio correre, che non mi pare il caso di mettermi a litigare coi vecchietti. L'unica volta che ho fatto notare al furbo di turno che anch'io dovevo solo consegnare un campione allo sportello e ci avrei messo meno di un minuto, mi son sentita dire "Eh, i giovani! Sono solo loro pieni di fretta!" e comunque è rimasto allo sportello a farsi i suoi comodi, non è che ha preso il numero e si messo in fila! E settimana scorsa al supermercato: ero in cassa con 2 cose di numero. Dietro di me si piazza una vecchietta col carrello e lo spinge fino a che questo non mi arriva sul sedere. Faccio finta di niente. Alla terza botta mi giro a guardarla e lei: "Scusi sa, ma devo parlare col signore che sta davanti a lei"
. Avrei voluto chiederle se per farmelo capire aveva pensato di investirmi col carrello, piuttosto che parlare, ma mi sposto e la faccio passare. Indovinate? Esatto: si mette a parlare col tizio che era davanti a me e quando lui ritira resto e scontrino...lei scarica la sua roba. Non fatemi credere che mi sono trovata davanti ad un caso di demenza senile e che la "sciura" si è dimenticata della mia presenza
.  E racconto l'ultima, fresca fresca di ieri, poi chiudo, che tanto il concetto è chiaro. Sono in ospedale che aspetto il mio turno per il controllo ostetrico. Avevo l'appuntamento alle 11.00 ma, come sempre, la cosa è andata per le lunghe e alle 12.15 non ero ancora entrata. Alle 12.30, mentre leggo per ammazzare il tempo (e l'ansia), noto con la coda dell'occhio una signora sui 65 anni che mi si siede a fianco. Cinque minuti dopo finalmente la porta si apre e l'infermiera non fa in tempo a dire "Signora nica21..!" che 'sta vecchia (e lasciatemelo dire!) fa uno scatto e si infila nello studio!
Io, che nel frattempo mi sono alzata, guardo l'infermiera...e questa va a riprenderla e la sbatte fuori dicendo: "Scusi ma non vede che c'è gente?" e lei: "Sì ma io devo solo chiedere una cosa" e fa per rientrare. L'infermiera gendarme la riblocca e dice: "Queste donne stanno aspettando il loro turno da un bel pò, adesso tocca a lei (indicandomi)" e lei per tutta risposta: "Ma io sono anziana, mica posso aspettare tanto!". A quel punto esce la dottoressa che le dice: "Lei è anziana, loro sono incinte. Adesso tocca alla signora nica2106, poi è il turno delle signore X e Y. Mi pare che la sala d'aspetto abbia delle sedie, si sieda e quando ho finito di visitare potrà chiedermi quello che vuole, prima no"
. E questa, tutta indispettita, se ne va borbottando che eravamo tutte delle gran cafone e maleducate.
 Noi??? Mi sbaglierò ma sono pronta a scommettere che, se iniziassero loro anziani a dare il buon esempio per primi, ci sarebbero in giro meno giovani bulletti.