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Mette “Mi Piace” su Facebook e ora rischia fino a tre anni di carcere Per un "like" ad un post di un'altra persona, un uomo di 56 anni rischia una condanna per concorso in diffamazione aggravata. Il pm ha chiesto il rinvio a giudizio. Il racconto sulla Gazzetta di Parma. Un “Mi Piace” su Facebook. Quanto basta per rischiare una condanna da sei mesi a tre anni o una multa pari a 516 euro. Incredibile, ma vero, almeno secondo quanto scrive oggi La Gazzetta di Parma, quanto sta accadendo ad un 56 enne del capoluogo emiliano. Nei suoi confronti, infatti, la procura di Parma ha chiesto il rinvio a giudizio per concorso in diffamazione aggravata. Cosa è successo? L’uomo avrebbe manifestato il proprio gradimento su un’altra bacheca del popolare social network, ad un commento ritenuto offensivo nell’ambito di una acceso confronto scritto fra due donne. Ha cliccato l’ormai celebre icona del pollice all’insù. Un “like” che, secondo la magistratura, rappresenterebbe un reato. Questo prevede il Codice penale per chi, appunto, è giudicato colpevole di concorso in diffamazione aggravata. Secondo quanto ricostruito dalla Gazzetta di Parma, le due donne avevano collaborato ad un progetto, che aveva coinvolto anche l’uomo. Poi la lite, resa di dominio pubblico attraverso le pagine di Facebook. Uno dei commenti postati, avrebbe offeso profondamente una delle due contendenti. Così si è rivolta ad un giudice per procedere non solo nei confronti dell’autrice del commento in questione, ma anche verso chi, con un semplice ‘mi piace’, aveva dimostrato di essere dalla sua parte.