LA LEGGE DEL NON

Immaginare lo spaziotempo


Immaginare lo spaziotempo sempre nello stesso modo è orribile, sarebbe come dire che per dormire devo sempre utilizzare la stessa posizione, sarebbe come dire che al gabinetto devo andarci sempre nella stessa ora, e fare sempre lo stesso quantitativo di bisogni; invece lo spaziotempo può essere immaginato a qualunque modo, l’importante è mantenere la logica corretta una volta che si è fissato un arbitrario punto di partenza. Mantenere la logica corretta significa non abbandonare la proporzionalità numerica: viviamo in un sistema determinato numericamente, assoluto e precisissimo. Ma l’immaginazione è libertà espressiva. Quando faccio l’amore mica mantengo sempre la stessa posizione. Le teorie proposte sono numerose, ma tutte quante sbagliano nell’unicità immaginativa; ad esempio la teoria famosa delle stringhe propone una immagine ricorrente... forse è una strategia pubblicitaria voluta da Nike e Adidas! Teorie valide e assai elaborate, corrette in ogni componente strutturale, cadono e perdono di significato nella globalità infinita dell’immaginario. Il modello massimo deve comprendere tutti i modelli, giusti a sè stanti, errati nel massimo insieme. Porre ad esempio la dimensione del punto come zero dimensione è un arbitrario punto di partenza che è giusto nel modello che viene rappresentato (se non erra in logicità circuitale) ma è errato perchè dimentica tutte le altre possibili attribuzioni dimensionali alla geometria del punto.