PENSIERI IN LIBERTA'

FISIME PER UNA LINGUA MODERNA, NON BASTARDA


MONELLACCIO nel suo blog si scaglia, giustissimamente, contro l'imbastardimento dell'italiano a suon di termini stranieri. A questo proposito un episodio mi e' sempre rimasto impresso per il ridicolo del tutt'ora ignaro protagonista. A cavallo degli anni '60-'70 si comincio' a ritenere superata la deriva velica 4,20 e l'allora comitato olimpico indisse una gara internazionale per selezionare la nuova deriva in sostituzione della vecchia. Un giornalista  raccontava in televisione che due soli progetti erano ancora in lizza: uno, il 4,70 mt (che ragato' nell'olimpiade del 1976) e l'altro, lo STREIL; pronuncio' proprio in questo modo, sfoggiando un magnifico accento inglese! Peccato che si trattava dell'italianissimo STRALE, che si scrive e si pronuncia nell'idioma di Dante cosi' come e' scritto! L'uso di parole provenienti da altre lingue puo' risultare utile e suggestivo; ma sono casi rarissimi. Piu' spesso si tratta di porsi in risalto a buon mercato, palesando un multilinguismo, spesso milantato. Uno di questi casi, davvero intollerabile, e' il "TOUR DE FRANCE" pronunciato insopportabilmente, ogni anno, dai giornalisti (sportivi e non), "TUR  DE FRANSS" con l'articolo "de" pronunciato in puro italiano! Uno strano caso e' la parola "media", che infiltratasi dal latino nell'idioma della bionda Albione, assumendo la pronuncia "midia", e' tornato in riva all'Arno dove, troppo spesso, non perde l'accento inglese e non riassume quello originale di "media"! Senza uno scopo preciso ho raccolto, per puro svago, una manciata di infiltrati da lingue straniere associando loro la traduzione italiana, almeno la mia. Lo trovate  in "FISIME DA INFILTRATI". Salve!