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« Il coraggio di incominciare....prometti a te stesso.. »

L'inferno e il paradiso*

Post n°1477 pubblicato il 24 Luglio 2010 da nottedorientee
 

Dopo una lunga ed eroica vita,
un valoroso samurai giunse nell'aldilà'
 e fu destinato al paradiso.
Era un tipo pieno di curiosità
 e chiese di poter dare prima un'occhiata
anche all'inferno.
 Un angelo lo accontentò
e lo condusse all'inferno.
 Si trovò in un vastissimo salone
che aveva al centro una tavola
imbandita con piatti colmi
e pietanze succulente
 e di golosità inimmaginabili.
 Ma i commensali,
che sedevano tutt'intorno,
erano smunti,
 pallidi e scheletriti da far pietà.
"Com'e' possibile?",
chiese il samurai alla sua guida. "
Con tutto quel ben di Dio davanti!".
"Vedi: quando arrivano qui,
ricevono tutti due bastoncini,
quelli che si usano come posate
per mangiare,
solo che sono lunghi più di un metro
e devono essere rigorosamente impugnati all'estremità.
Solo così possono portarsi
il cibo alla bocca"
. Il samurai rabbrividì.
 Era terribile la punizione
 di quei poveretti
che, per quanti sforzi facessero,
non riuscivano a mettersi
neppur una briciola
 sotto i denti.
Non volle vedere altro
 e chiese di andare subito in paradiso.
 Qui lo attendeva una sorpresa.
 Il paradiso era un salone
assolutamente identico all'inferno!
Dentro l'immenso salone
c'era l'infinita tavolata di gente;
un'identica sfilata di piatti deliziosi.
 Non solo: tutti i commensali erano muniti
degli stessi bastoncini lunghi più di un metro,
 da impugnare all'estremità
per portarsi il cibo alla bocca.
C'era una sola differenza:
qui la gente intorno al tavolo era allegra,
 ben pasciuta, sprizzante di gioia.
"Ma com'e' possibile?", chiese il samurai.
L'angelo sorrise.
"All'inferno ognuno si affanna
ad afferrare il cibo
e portarlo alla propria bocca,
 perché si sono sempre
comportati così nella vita.
 Qui al contrario,
ciascuno prende il cibo
con i bastoncini
e poi si preoccupa di
imboccare il proprio vicino".

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Lo splendore dell'amicizia
non è la mano tesa
né il sorriso gentile
né la gioia della compagnia:
è l'ispirazione spirituale
quando scopriamo
che qualcuno crede in noi
ed è disposto a fidarsi di noi

Credo nel tuo sguardo,
specchio della tua onestà.
Credo nella tua mano,
sempre tesa per dare.
Credo nel tuo abbraccio,
accoglienza sincera del tuo cuore.
Credo nella tua parola,
espressione di quel che ami e speri.
Credo in te, amico,
così semplicemente,
nell’eloquenza del silenzio”.
Credo nel tu sorriso.

 

 

L’amicizia ,
è una parola
 molto importante
ed è anche
un sentimento bellissimo..

Si può essere amici
 anche se di diverso colore,
di diversa lingua o religione.

Tutte le persone al mondo
hanno bisogno
di un amico,
di un amico sincero.
Un amico con cui dividere
gioie e dolori.

Io credo,
che un giorno
 il mondo cambierà
E finalmente l’amicizia
 per sempre trionferà.

Valentina classe  IV  B)

 

 

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