Creato da nottedorientee il 20/08/2009

FOREVER

nottedorientee

 

prometti a te stesso..

Post n°1478 pubblicato il 24 Luglio 2010 da nottedorientee
 

Prometti a te stesso
di essere così forte
che nulla potrà disturbare
la serenità della tua mente.
Prometti a te stesso
di infondere bontà‚ bellezza‚ amore
ad ogni persona che incontri;
di far sentire a tutti i tuoi amici
che c'è qualcosa di grande in loro;
di guardare al lato bello
di ogni cosa e
di lottare
 perché il tuo ottimismo diventi realtà.
Prometti a te stesso
di pensare solo al meglio‚
di lavorare solo per il meglio;
 di aspettarti solo il meglio‚
di essere entusiasta
del successo degli altri
 come lo sei del tuo.
Prometti a te stesso
di dimenticare gli errori del passato
per guardare a quanto
di grande puoi fare in futuro‚
di essere sereno in ogni circostanza e
di regalare un sorriso
ad ogni creatura che incontri;
di dedicare così tanto tempo
a migliorare il tuo carattere
da non aver tempo per criticare gli altri.
Prometti a te stesso
di essere troppo nobile per l'ira‚
troppo forte per la paura‚
troppo felice per lasciarti
vincere dal dolore.
Christian L. Larson

 

 
 
 

L'inferno e il paradiso*

Post n°1477 pubblicato il 24 Luglio 2010 da nottedorientee
 

Dopo una lunga ed eroica vita,
un valoroso samurai giunse nell'aldilà'
 e fu destinato al paradiso.
Era un tipo pieno di curiosità
 e chiese di poter dare prima un'occhiata
anche all'inferno.
 Un angelo lo accontentò
e lo condusse all'inferno.
 Si trovò in un vastissimo salone
che aveva al centro una tavola
imbandita con piatti colmi
e pietanze succulente
 e di golosità inimmaginabili.
 Ma i commensali,
che sedevano tutt'intorno,
erano smunti,
 pallidi e scheletriti da far pietà.
"Com'e' possibile?",
chiese il samurai alla sua guida. "
Con tutto quel ben di Dio davanti!".
"Vedi: quando arrivano qui,
ricevono tutti due bastoncini,
quelli che si usano come posate
per mangiare,
solo che sono lunghi più di un metro
e devono essere rigorosamente impugnati all'estremità.
Solo così possono portarsi
il cibo alla bocca"
. Il samurai rabbrividì.
 Era terribile la punizione
 di quei poveretti
che, per quanti sforzi facessero,
non riuscivano a mettersi
neppur una briciola
 sotto i denti.
Non volle vedere altro
 e chiese di andare subito in paradiso.
 Qui lo attendeva una sorpresa.
 Il paradiso era un salone
assolutamente identico all'inferno!
Dentro l'immenso salone
c'era l'infinita tavolata di gente;
un'identica sfilata di piatti deliziosi.
 Non solo: tutti i commensali erano muniti
degli stessi bastoncini lunghi più di un metro,
 da impugnare all'estremità
per portarsi il cibo alla bocca.
C'era una sola differenza:
qui la gente intorno al tavolo era allegra,
 ben pasciuta, sprizzante di gioia.
"Ma com'e' possibile?", chiese il samurai.
L'angelo sorrise.
"All'inferno ognuno si affanna
ad afferrare il cibo
e portarlo alla propria bocca,
 perché si sono sempre
comportati così nella vita.
 Qui al contrario,
ciascuno prende il cibo
con i bastoncini
e poi si preoccupa di
imboccare il proprio vicino".

 
 
 

Il coraggio di incominciare....

Post n°1476 pubblicato il 24 Luglio 2010 da nottedorientee
 

Una tempesta terribile
si abbattè sul mare.
Lame affilate di vento gelido
trafiggevano l'acqua
e la sollevavano in ondate
gigantesche che
si abbattevano sulla spiaggia
 come colpi di maglio,
 o come vomeri d'acciaio
aravano il fondo marino
scaraventando
le piccole bestiole del fondo,
 i crostacei e i piccoli molluschi,
a decine di metri dal bordo del mare.
Quando la tempesta passò,
rapida come era arrivata,
l'acqua si placò e si
ritirò.
 Ora la spiaggia era una distesa
di fango in cui si contorcevano
nell'agonia migliaia
e migliaia di stelle marine.
Erano tante che la spiaggia
sembrava colorata di rosa.
Il fenomeno richiamò molta gente
da tutte le parti della costa.
 Arrivarono anche
delle troupe televisive
per filmare lo strano fenomeno.
Le stelle marine erano quasi immobili.
Stavano morendo.
Tra la gente, tenuto per mano dal papà,
c'era anche un bambino
che fissava con gli occhi pieni di tristezza
le piccole stelle di mare.
Tutti stavano a guardare
e nessuno faceva niente.
All'improvviso il bambino
lasciò la mano del papà,
 si tolse le scarpe e
le calze e corse sulla spiaggia.
Si chinò, raccolse con le piccole mani
tre piccole stelle del mare e,
 sempre correndo, le portò nell'acqua.
Poi
tornò indietro e ripetè l'operazione.
Dalla balaustra di cemento,
un uomo lo chiamò:
"Ma che fai ragazzino?"
"Ributto in mare le stelle marine.
Altrimenti muoiono
tutte sulla spiaggia"
rispose il bambino
senza smettere di correre.
"Ma ci sono migliaia
di stelle marine su questa spiaggia:
 non puoi certo
salvarle tutte.
Sono troppe!!" gridò l'uomo.
"E questo succede su centinaia
di altre spiaggie lungo la costa!
Non puoi cambiare le cose!"
Il bambino sorrise,
si chinò a raccogliere
un'altra stella di mare
e gettandola in acqua rispose:"
Ho cambiato le cose per questa qui".
L'uomo rimase un attimo in silenzio,
 poi si chinò, si tolse scarpe e calze
e scese in spiaggia.
Cominciò a raccogliere stelle marine
 e a buttarle in
acqua.
Un istante dopo scesero due ragazze
ed erano in quattro
 a buttare stelle marine nell'acqua.
Qualche minuto dopo erano in cinquanta,
poi cento, duecento,
migliaia di persone
che buttavano stelle di mare nell'acqua.
"Per cambiare il mondo basterebbe
che qualcuno, anche piccolo, avesse il
coraggio di incominciare.

 
 
 

L'OCCHIO DEL FALEGNAME...

Post n°1475 pubblicato il 24 Luglio 2010 da nottedorientee
 

C'èra una volta, tanto tempo fa,
 in un piccolo villaggio,
 la bottega di un falegname.
Un giorno,
durante l'assenza del padrone,
tutti i suoi arnesi
da lavoro tennero un gran consiglio.
La seduta fu lunga e animata,
tavolta anche veemente,
Si trattava di escludere
dalla onorata comunità
degli utensili un certo numero di membri.
Uno prese la parola :
" Dobbiamo espellere nostra sorella Sega,
perchè morde e fa scricchiolare i denti.
Ha il carattere più mordace della terra"
Un altro interviene :
" Non possiamo tenere
 fra noi nostra sorella pialla :
Ha un carattere tagliente e pignolo,
 da spellacchiare tutto quello che tocca"
" Fratel martello- protestò un altro-
 ha un caratteraccio pesante e violento.
 lo definirei un picchiatore.
E urtante il suo modo di ribattere
continuamente e da sui nervi a tutti.
 Escludiamolo?"
"E i chiodi?
Si può vivere con gente cosi pungente?
Che se ne vadano!
E anche lima e raspa.
 A vivere con loro è un attrito continuo.
 E cacciamo anche cartavetro,
la cui unica ragion d'essere sembra
quella di graffiare il prossimo!"
Cosi discutevano animosamente,
 parlavano tutti inssieme,
 dove tutti volevano espellere tutti!
La reunione fu bruscamente interrotta
dall'arrivo del falegname.
Tutti gli utensilli tacquero
quando lo videro avvicinarsi
 al tavolo del lavoro.
L'uomo prese un asse e
lo sego con la sega mordace,
 lo piallo con la pialla
che spela tutto ciò che tocca,
sorella ascia,
sorella raspa e sorella cartavetro,
entrarono in azione subito dopo.
Il falegname presse poi i chiodi e il martello.
Si servi di tutti i suoi attrezzi
di brutto carattere
per fabricare una culla.
 Una bellissima culla
per accogliere un bambino
che stava per nascere.
Forse Dio ci guarda
con gli stessi occhi del falegname...
 ognuno di noi è importante,
unico, irrepetibile.

 
 
 

il giuramento....

Post n°1474 pubblicato il 24 Luglio 2010 da nottedorientee
 

Un antico imperatore cinese fece,
un giorno un solenne giuramento.
"Conquisterò e cancellerò
dal mio regno tutti i miei nemici".
Un po' di tempo dopo,
 i sudditi sorpresi videro l'imperatore
che passeggiava per i giardini imperiali
a braccetto con i suoi peggiori nemici,
ridendo e scherzando.
"Ma..." gli disse sorpreso un cortigiano
 "non avevi giurato di cancellare
 dal tuo regno tutti i tuoi nemici?".
"Li ho cancellati, infatti"
rispose l'imperatore.
"Li ho fatti diventare tutti miei amici!".

 

 
 
 

Grazie della visita

torna a trovarmi..

 

Lo splendore dell'amicizia
non è la mano tesa
né il sorriso gentile
né la gioia della compagnia:
è l'ispirazione spirituale
quando scopriamo
che qualcuno crede in noi
ed è disposto a fidarsi di noi

Credo nel tuo sguardo,
specchio della tua onestà.
Credo nella tua mano,
sempre tesa per dare.
Credo nel tuo abbraccio,
accoglienza sincera del tuo cuore.
Credo nella tua parola,
espressione di quel che ami e speri.
Credo in te, amico,
così semplicemente,
nell’eloquenza del silenzio”.
Credo nel tu sorriso.

 

 

L’amicizia ,
è una parola
 molto importante
ed è anche
un sentimento bellissimo..

Si può essere amici
 anche se di diverso colore,
di diversa lingua o religione.

Tutte le persone al mondo
hanno bisogno
di un amico,
di un amico sincero.
Un amico con cui dividere
gioie e dolori.

Io credo,
che un giorno
 il mondo cambierà
E finalmente l’amicizia
 per sempre trionferà.

Valentina classe  IV  B)

 

 

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