Ennesima Notte Insonne

Ennesima notte d’insonnia, anche se definirla così sbagliato, perché il sonno ce lo avrei pure, ma non voglio addormentarmi; non lo vuole il mio essere nel profondo ecco come mai resto sveglio… Resto sveglio e aspetto, non so bene chi o cosa, ma aspetto, in questo angolo di mondo dimenticato un po’ da tutti, che poi ad essere sinceri, “dimenticato” non è il termine giusto, sarebbe meglio dire “trascurato”, ma credo che la definizione migliore sia “inosservato”. Come possa esserci finito uno come me in un posto del genere ancora me lo chiedo e se lo chiedono; perché è una di quelle cose che succedono, magari a monte c’era una decisione, seppur minimalista e non molto ponderata, eppure va così. Mi sembra di essere in mezzo alle rovine di qualche vecchia civiltà: la nostra; ma non vedo altri all’infuori di me: delusione oppure magra consolazione? Altra domanda a cui non sarebbe affatto facile rispondere; se per un verso mi beerei della scomparsa dell’intera umanità, dall’altra mi dispiacerebbe per quei pochi esponenti di quest’ultima che incarnano i valori per cui credo vale spendere l’intera vita; non c’è certo bisogno che faccia l’elenco, chi ha un minimo di sale in zucca sa bene a cosa alludo e a chi alludo. Se pensate che io in questo discorso non mi annoveri tra gli umani ne di una fazione ne dell’altra, avete perfettamente ragione; per quanto detesti i primi, non sarà mai abbastanza degno di fare parte degli altri; quindi tanto vale che continui ad aspettare che il sole sorga in questa valle di lacrime, che poi tanto triste non è. Ho detto prima di essere solo, ma non di soffrire di solitudine.