18 Ottobre 2006 - 14:58Farmacia.it - 18 ottobre 2006 Da oggi grazie ad un esame del capello sarà possibile diagnosticare un’anoressia nervosa o una bulimia. E’ quanto emerso da uno studio condotto presso la Brigham Young University (Utah, USA) e pubblicato sulla rivista Rapid Communications in Mass Spectrometry.La ricerca ha analizzato i capelli di 20 donne con disturbi alimentari e 22 donne con regolari abitudini alimentari. I capelli aumentano la loro crescita perché nuove proteine si aggiungono alla base del filone (che consente l’uscita dal follicolo di una nuova parte di capello). La crescita di questo filone è influenzata dalla dieta che si segue. Il regime alimentare seguito giornalmente può essere valutato attraverso la “spettrometria di massa”, un’analisi che misura la presenza di particolari forme di carbonio e azoto (parti essenziali delle proteine) nel capello. “Questo esame potrebbe fornire al medico una misura obiettiva da usare per diagnosticare un disturbo alimentare, e noi speriamo che permetta diagnosi sempre più precoci”. Per questo i ricercatori sperano che questi studi possano svilupparsi su larga scala
UN ESAME DEL CAPELLO PER DIAGNOSTICARE DISORDINI ALIMENTARI
18 Ottobre 2006 - 14:58Farmacia.it - 18 ottobre 2006 Da oggi grazie ad un esame del capello sarà possibile diagnosticare un’anoressia nervosa o una bulimia. E’ quanto emerso da uno studio condotto presso la Brigham Young University (Utah, USA) e pubblicato sulla rivista Rapid Communications in Mass Spectrometry.La ricerca ha analizzato i capelli di 20 donne con disturbi alimentari e 22 donne con regolari abitudini alimentari. I capelli aumentano la loro crescita perché nuove proteine si aggiungono alla base del filone (che consente l’uscita dal follicolo di una nuova parte di capello). La crescita di questo filone è influenzata dalla dieta che si segue. Il regime alimentare seguito giornalmente può essere valutato attraverso la “spettrometria di massa”, un’analisi che misura la presenza di particolari forme di carbonio e azoto (parti essenziali delle proteine) nel capello. “Questo esame potrebbe fornire al medico una misura obiettiva da usare per diagnosticare un disturbo alimentare, e noi speriamo che permetta diagnosi sempre più precoci”. Per questo i ricercatori sperano che questi studi possano svilupparsi su larga scala
