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il cittadino


Interrogazione dei verdi dopo una sollecitazione della Lav  Arriva in Regione  la strage dei pesci  nella Notte bianca        n La strage di pesci rossi della Notte bianca di Codogno approda sul tavolo dell’assessorato alla sanità della Regione Lombardia. Chi pensava che quanto accaduto il 6 settembre scorso durante la seconda edizione della Notte bianca codognese fosse stato ormai archiviato come un semplice ricordo spiacevole, si sbagliava di grosso. Perché dopo la denuncia penale inoltrata a settembre alla procura della Repubblica di Lodi dalla sezione lodigiana dell’Ente nazionale protezione animali (Enpa), adesso arriva dalla Lega anti vivisezione (Lav) della Lombardia un’altra voce di forte critica sulla moria di pesciolini rossi avvenuta in pieno centro storico a Codogno. E stavolta quest’eco d’indignazione ha pure preso una piega di forte denuncia istituzionale: proprio su sprone della Lav, quanto accaduto il 6 settembre trova infatti esplicita menzione in una vera e propria interrogazione presentata due giorni fa dai consiglieri regionali dei Verdi, Carlo Monguzzi e Marcello Saponaro, direttamente all’attenzione dell’assessorato alla sanità della regione Lombardia. L’interrogazione ha ovviamente carattere più generale e chiede chiarimenti in merito alla mancata applicazione delle recenti disposizioni in materia di randagismo, canili e negozi di animali, le stesse che hanno modificato ed integrato la legge regionale 16 di tutela degli animali, redatta nel 2006. E pur vero però che, tra il riferimento di un articolo di legge e la specifica di un comma giuridico, il caso della Notte bianca di Codogno è l’unico fatto riportato dall’interrogazione come esempio concreto di violazione della legge. Perché proprio la norma regionale 16 di tre anni fa vieta anche l’utilizzo di animali come premio o regalo per giochi, feste e sagre, lotterie e sottoscrizioni. Quanto successo a Codogno viene citato dai consiglieri dei Verdi come «uno dei tanti casi segnalati». «Il programma della Notte bianca prevedeva anche la “Serata del pesce rosso” consistente nella offerta in regalo di centinaia di pesciolini rossi forniti in collaborazione con il negozio Tropical Fish di Codogno - si legge nell’interrogazione -. Oltre a violare le disposizioni della legge 16 del 2000, tale iniziativa è tuttora oggetto di procedimento penale presso la procura della Repubblica di Lodi in quanto, a seguito della distribuzione di oltre 700 pesci rossi, centinaia di animali sono stati abbandonati e lasciati morire nella strade della cittadina». Quei fatti, davvero spiacevoli, avevano provocato numerose proteste in città già all’indomani della Notte bianca, con segnalazioni di denuncia, alcune presentate direttamente al comando dei vigili codognese. Perché quei pesciolini indifesi lasciati morire a terra, se non addirittura lanciati da tanti “bulletti” contro il monumento ai caduti di piazza Cairoli o in testa alle ragazzine della propria compagnia non erano piaciuti per niente. Adesso arriva la denuncia della Lega antivivisezione e dei Verdi. Una nuova tegola che cade sulla testa di una vicenda controversa e dagli esiti imprevedibili. Luisa Luccini