N.P.A. FRIULI VG

Post N° 9


Centrale di Krsko: tutti negativii controlli in Friuli Venezia GiuliaUDINE. Le campionature dell'aria e dell'acqua piovana sono arrivate da tutta la regione e il risultato delle analisi non è cambiato: l'incidente nucleare che si è verificato mercoledì sera nella centrale di Krsko non ha prodotto fuoriuscita di radioattività. Lo ribadisce l'Agenzia regionale per l'ambiente che, ieri, ha ripetuto le analisi per ben quattro volte e che oggi effettuerà i test anche sul latte e su alcuni vegetali a foglia larga. Nessun allarme, insomma, le note divulgate ieri dall'Arpa sono tranquillizzanti e fanno rientrare la buona dose di paura che dopo la notizia dell'incidente nucleare nella centrale slovena si respirava tra la popolazione reduce dalle conseguenze di Chernobyl. Ieri, nel laboratorio di via Tavagnacco le analisi sui campioni di aria sono proseguite per l'intera giornata: il primo filtro è stato prelevato alle 2 di notte, un altro alle 7.30 per proseguire poi alle 14 e alle 18. Il risultato non cambia: «Non è stata rilevata la presenza di alcun radionuclide gamma emettitore artificiale». A confermarlo sono la coordinatrice della Sezione di fisica ambientale, Concettina Giovani, il responsabile della Sezione aria, Renato Villalta, e il direttore tecnico dell'Arpa, Gianni Menchini, che anche oggi ripeteranno il monitoraggio in continuo sul particolato atmosferico. Al loro fianco i meteorologi dell'Osmer che continuano a seguire la tempistica e il flusso dei venti che mercoledì sera era da est-nordest. Questo significa che se dalla centrale slovena fossero uscite sostanze radioattive, per effetto dei venti sarebbero arrivate anche nella nostra regione. Fortunatamente non è stato così. Come prevede il Piano particolareggiato di monitoraggio, ieri, i tecnici dell'Arpa hanno effettuato le analisi di spettrometria gamma anche sui filtri provenienti da tre stazioni di rilevamento della qualità dell'aria installate nel comune di Trieste e uno dal goriziano. A queste si sono aggiunte le analisi delle ricadute radioattive su campioni prelevati dalla stazione di Udine e di acqua piovana proveniente non solo dal capoluogo friulano, ma anche da quello giuliano. «Tutte le analisi fin qui effettuate non evidenziano la presenza alcuna di radionuclidi artificiali gamma emettitori» insistono i responsabili dell'Arpa, nel puntualizzare, però, che per fugare proprio tutti i dubbi oggi saranno sottoposti ad analisi anche alcuni campioni di latte e di vegetali a foglia larga. «Queste analisi vanno fatte a qualche giorno di distanza dall'incidente, in caso contrario non si riuscirebbe a percepire l'eventuale grado di contaminazione» spiega Concettina Giovani, nel sottolineare che «non c'è motivo di credere che dalla centrale non c'è stata fuoriuscita di sostanze radioattive». E per assicurare che la tesi è corretta, la coordinatrice della sezione di fisica ambientale dell'Arpa punta sul grado di sensibilità degli strumenti utilizzati in queste ore e ricorda che nel giugno 1998 nel laboratorio udinese era stata notata, seppur in un ordine di grandezza sotto il livello di attenzione, la fuoriuscita di cesio provocata da un incidente registrato in un'acciaieria spagnola. In questo caso, invece, non è emersa neppure l'ombra di sostanza radioattive. Allo stesso modo anche il direttore della Protezione civile, Guglielmo Berlasso, esclude ogni possibilità di rischio radioattività. «Basti pensare che la protezione civile slovena, con la quale siamo sempre in contatto, non è stata allertata» spiega, prima di annunciare che, a breve, nella sede della protezione civile di Palmanova sarà installato un misuratore di radionuclidi che si unirà alla stazione fissa allestita dall'Agenzia per la protezione dell'ambiente (Apat) a Trieste e alla rete di rilevamento gestita dai vigili del fuoco per conto del ministero dell'Interno. Ma in regione sta per arrivare anche un'unità mobile di rilevamento dell'inquinamento ambientale. Ad annunciarlo è il sottosegretario all'Ambiente, Roberto Menia: «Il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo – assicura il sottosegretario – ha autorizzato l'immediato invio a Trieste di un macchinario sofisticato in dotazione al comando carabinieri per la tutela dell'ambiente, usato in casi d'emergenza». (06 giugno 2008)