N.P.A. FRIULI VG

Post N° 17


Gli immigrati? Qui non sbarcheranno Fa discutere la decisione di Maroni su Aviano. Don Fabbro (Efa) esclude di accoglierli in provincia
Nessun effetto Aviano: la provincia di Udine non ospiterà i clandestini che sbarcano a Lampedusa. Lo dice chiaro e forte don Luigi Fabbro, il sacerdote udinese presidente dell'Ente Friuli assistenza e socio della cooperativa Ge.Tur. E' stato proprio don Fabbro a indicare al ministero dell'interno, nei giorni scorsi, l'albergo Doimo e la foresteria della scuola alberghiera dello Ial di Aviano come strutture adatte ad accogliere circa 300 immigrati africani che hanno richiesto lo status di rifugiati politici. Uno status peraltro da valutare, ha precisato don Fabbro, secondo il quale attualmente gli extracomunitari sono sotto esame da parte dei magistrati che verificheranno se abbiano titolo per rimanere in Italia o vadano espulsi dal Paese. Ma l'operazione di accoglienza voluta dal ministro dell'interno Roberto Maroni che ha disposto l'arrivo dei clandestini in Friuli Venezia Giulia non potrà interessare la provincia di Udine. «Su questo punto - ha sostenuto don Fabbro - abbiamo dichiarato una totale indisponibilità». Era stato lo stesso ministero a contattare il sacerdote chiedendo la disponibilità di alcuni posti per collocare gli immigrati, ma le strutture gestite dall'ente assistenza sono tutte al completo.Intanto la decisione del ministro leghista Maroni stenta ad essere digerita dagli esponenti del Carroccio di casa nostra, che assicurano di volerla attentamente valutare in questi giorni assieme al commissario della Lega Nord Manuela Dal Lago. La scelta del ministro è stata definita «strana» dal consigliere regionale Maurizio Franz che cerca di capire il contesto attorno al quale è nata questa decisione. Nonostante la scelta arrivi dall'alto, per lo più da un ministro leghista, Franz ribadisce la posizione di "fermezza" della Lega nei confronti degli extracomunitari: «Non si possono accettare immigrati clandestini - ha detto - nel contesto internazionale la Lega deve dare e mantenere un segnale di grande fermezza su questo punto. Questa è la posizione della Lega - ha ripetuto - i clandestini vanno aiutati nel loro paese d'origine». Ancora più dura la reazione del presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini: «Il Friuli Venezia Giulia è la regione del Nord Est più in alto d'Italia - ha sostenuto, geograficamente parlando - non vedo perché i clandestini debbano essere portati fin qui per poi essere rispediti indietro». Secondo Fontanini quest'operazione comporta costi troppo alti: «Dal momento che sbarcano a Lampedusa - prosegue il ragionamento il presidente della Provincia - dovrebbero essere utilizzate strutture più vicine a quel Cpt». Quanto all'ipotesi di un futuro accoglimento di extracomunitari nella provincia di Udine, il presidente risponde chiaramente: «La provincia di Udine non offre strutture di questo genere», l'ipotesi è dunque irrealizzabile. Un altro esponente della Lega, il consigliere comunale Luca Dordolo, preferisce il "no comment" in attesa di approfondire la questione con i vertici del Carroccio. fonte: http://www.gazzettino.it/