N.P.A. FRIULI VG

comunicazione dalla segreteria nazionale


Primo Congresso Nazionale del Partito SocialistaVoglio unirmi ai ringraziamenti al neosegretario Nencini per il cortese invito rivoltoci, augurandogli un sereno e proficuo lavoro. La presenza dell'N.P.A. a questo evento, non è solo l'ennesima conferma della crescente importanza e dell'accreditamento che il nostro partito riesce ad ottenere ormai ai livelli più alti della politica, ma quello che più conta è la possibilità di aprire canali di dialogo e di confronto affinchè la sinistra riformista in particolare, e il centrosinistra in generale, possano trovare una via d'uscita dalle secche in cui si sono cacciati dopo le ultime elezioni. Secondo noi è necessario un riassemblamento di area tra i vari soggetti grandi o piccoli che la compongono, in modo da poter dare vita ad un piano di lavoro comune che porti alla possibilità di gettare le basi per una reale e concreta alternanza democratica negli anni futuri. Nel discorso che il nostro Segretario ha pronunciato, si fa esplicito riferimento a questo improcastinabile compito a cui tutti sono chiamati, sottolineando le responsabilità politiche di coloro che hanno condotto a questa situazione. A nostro parere è necessaria una vera e cruda operazione chirurgica che porti alla sostituzione dei vertici del PD primo fra tutti il Segretario Walter Veltroni, la cui opera dissennata e fallimentare ha ottenuto il duplice scopo di contribuire in maniera determinante alla scomparsa dal parlamento di tutti i partiti collocati alla sinistra del PD e consegnare su un piatto d'argento la vittoria elettorale a Berlusconi. Mi si consenta un'ulteriore e personale dichiarazione. I risultati elettorali erano ampiamente prevedibili e solo una grave miopia politica ha permesso al PD e agli alleati di I.D.V. di scegliere la strada che hanno imboccato. Così facendo, ripeto, non solo hanno condannato all'uscita di scena la sinistra, ma hanno chiaramente favorito, oserei dire contribuito, alla schiacciante vittoria berlusconiana. Dopo la disastrosa esperienza del governo Prodi era immaginabile che il centrodestra avrebbe vinto, ma alla fine è riuscito a stravincere grazie alle scelte di Veltroni e Di Pietro che hanno lavorato soprattutto per l'eliminazione della sinistra piuttosto che per arginare la valanga Berlusconi. Non riesco a capacitarmi di come oggi, a due mesi dalle elezioni, si possa avere la spudoratezza di scendere in piazza o raccogliere firme per petizioni inutili e folkloristiche contro il governo che ha ottenuto i numeri che può vantare grazie all'aiuto, tutt'altro che involontario, di quelli che oggi sbraitano contro il suo operato. Il personaggio Berlusconi era ben conosciuto e sarebbe stata necessaria una campagna elettorale comune e collettiva di tutto il centrosinistra per contenerne il dilagamento. Forse la sconfitta sarebbe arrivata lo stesso, ma non avrebbe certo assunto i caratteri della disfatta. Veltroni e Di Pietro hanno deciso di correre da soli consegnando consapevolmente le carte migliori al cavaliere e oggi gridano allo scandalo ed al pericolo antidemocratico. Questo pericolo, ammesso che vi sia, è lo stesso da 15 anni ed un politico accorto avrebbe preso le necessarie contromisure, non favorito l'avversario con le sue scelte scellerate. Sembra ridicolo ma è così, quelli che hanno fatto stravincere Berlusconi, ora si innalzano a paladini della libertà e a fustigatori del tiranno... Gabriele Oliviero