N.P.A. FRIULI VG

Post N° 21


Caro Di Pietro, chi è causa del suo male pianga se stesso! Anche questa volta era convinto che usando la sua consueta spregiudicatezza sarebbe riuscito, per l'ennesima volta, a fare il colpaccio. Tutti dovrebbero sapere che chi gioca continuamente con il fuoco prima o poi finisce per bruciarsi e questa volta è toccato proprio a lui, ad Antonio Di Pietro. L'obiettivo dichiarato era quello di galvanizzare le folle utilizzando l'unica arma che possiede e che gli ha portato frutto, quella dell'antiberlusconismo e invece il destino bizzarro che gli combina? Lo ha trascinato in una frazione di secondo dalle stelle alle stalle! Era arrivato a Piazza Navona con il piglio del conquistatore e ne è uscito abbacchiato come un cane bastonato che si lecca le ferite. Un vecchio adagio recita: “Chi è causa del suo mal pianga se stesso” e il male che affligge l'ex P.M. in queste ore è tutto merito suo. La premiata ditta dell'antipolitica gli ha tirato un colpo basso, un vero scherzo da prete, proprio a lui che è molto più acconcio alle gozzoviglie dei curati di campagna che ai modi raffinati e cardinalizi dei politici di Roma Capitale. Ahimè, ha dovuto accorgersi a suo danno che non è possibile tenere il piede contemporaneamente nella scarpa della politica e in quella dell'antipolitica e che gli equilibrismi nati dalla furbizia, prima o poi ti fanno cadere rovinosamente. Usare l'insulto come arma politica non porta lontano ed è sempre pericoloso usarla... evidentemente pensava di poter tenere a freno le lingue dei molti partner che da sempre gli sono solidali e invece la situazione gli è sfuggita di mano fino a fargli fare una figuraccia eclatante. Caro Di Pietro, quando ti deciderai a fare davvero politica? Quelle viste fino ad ora sono sparate alla Masaniello troppo facili e inconcludenti... Caro mio, al governo ci sei stato, hai fatto anche il ministro, perchè non hai (o non avete) fatto nulla per risolvere allora le questioni che oggi ti fanno tanto sbraitare? Perchè, per esempio non ti sei dimesso da ministro o hai tolto la tua fiducia al governo Prodi quando ha approvato l'indulto? Non era forse un provvedimento di pari gravità a quelli proposti da Berlusconi oggi? Anche allora facesti la tua solita manfrina, ma poi tornasti a rimetterti la giacca da ministro come se nulla fosse accaduto. Anche allora l'unica cosa che sapesti produrre abbondantemente furono le chiacchiere inutili e vuote. Sai propinare solo questo agli elettori? Il paese vive una crisi profonda e ha bisogno di risposte concrete, non di comici che fanno i politici e di politici che fanno i comici.Gabriele Oliviero