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Post N° 3

Post n°3 pubblicato il 14 Febbraio 2008 da npaveneto

Bravo Di Pietro! Bel colpo!

Nell'immaginario collettivo, Di Pietro ha recitato sempre la parte del
buono contro i cattivi. Mutuando un personaggio delle "Iene" è stato
considerato come il "Moralizzatore".

Diciamo che è stato un buon attore, un front-man navigato che ha saputo
tenere e consolidare, le rendite di immagine che gli derivavano da
tangentopoli. E' riuscito, con la sua eloquenza rustica a sommergere
con gli slogan le discutibilissime scelte elettorali che IDV faceva
soprattutto a livello locale, dove gli accordi con UDEUR, Nuova Dc ed
altri soggetti simili, erano all'ordine del giorno.

Poi ha sentito il vento nuovo della pseudo antipolitica grillesca ed ha
fiutato l'affare. Ha cercato in tutti i modi di attirare a se il comico
ed i suoi Meetup, immaginando di poter notevolmente far lievitare i
suoi consensi.

Ha tirato la corda fino a quando ha capito che Grillo, non avrebbe mai
rinunciato al suo ruolo di prima donna per mettersi al servizio di Don
Tonino...

Poi c'è stata la caduta del governo...

Un partito serio ed attaccato ai suoi valori che farebbe? Rinuncerebbe
il più possibile al compromesso a ribasso e sfiderebbe la roulette
della campagna elettorale. Per le persone oneste e limpide, non vi sono
lusinghe che tengano! Chi ritiene di essere nel giusto, portatore di
idee incorruttibili e non svendibili, lotta contro tutto e tutti per
farle valere.

Un posto da deputato, non giutifica la mortificazione della dignità di
un partito. Se sono convinto che ciò che asserisco è giusto, allora
sottopongo la mia idea alle scelte degli elettori. Raccoglierò 1, 10,
100; non importa!

Quello che conta è essere rimasto me stesso, fedele ai miei principi e
senza i rimorsi di coscienza che i compromessi al ribasso,
immancabilmente danno.

Ma questi ragionamenti sono familiari solo agli azionisti e non a chi
ha continuato, pur asserendo il contrario, a grufolare nella fogna di
questa politica.

Davanti allo spauracchio di rimanere escluso dalla mensa del potere, Di
Pietro ha preferito buttare tutto a mare e salire sulla barca, più
sicura del PD.

Incurante della base, di tutti coloro che hanno creduto in IDV e nei
suoi progetti, dei tanti che hanno lavorato sodo. Di Pietro ha scelto
di ritagliare un posto al sole solo per se stesso e qualche suo
fedelissimo.

Che cosa ne sarà adesso delle battaglie di Di Pietro? Con quale
coraggio potra fare certe affermazioni, prima così naturali, ora che si
è venduto al padrone Veltroni? Se gli andrà bene, dienterà uno dei
tanti capicorrente del PD, se gli andrà male verrà dimenticato.

Voglio rivolgere un appello alla base di IDV, a quelli che davvero
credono che questa politica può essere cambiata. Non rendetevi complici
di questo scempio, rendetevi conto che il vostro "capitano" ha
abbandonato voi e la barca, molto prima che potesse affondare!

Il N.P.A vuole raccogliere questa sfida e farsi promotore e veicolo
della vera lotta alla casta. Una lotta che necessariamente deve essere
fatta fuori dal palazzo, tra la gente. Questi politicanti da quattro
soldi, riescono solo a parlare di questioni elettorali, spartizione del
potere e del denaro. Dove sono le risposte a tutti coloro che alla fine
del mese non riescono a pagare la bolletta della luce? Cosa
partoriscono le menti erudite di questi politici quando si tratta di
alleviare il disagio di quelli che hanno perso il lavoro? Dove sono il
phatos e le belle parole, quando si tratta di far uscire molta parte di
questo disgraziato popolo italiano dalla disperazione?

Cosa rispondono costoro a quanti non riescono ad unire il pranzo con la cena?

Le bocche tacciono quando escono fuori dai slotti e dagli studi
televisivi. Le menti si annebbiano quando si spengono le luci e la
trasmissione è finita. Questo sanno fare costoro: parlare di se stessi
e delle loro esigenze come oligarchia; il resto è solo polvere da
nascondere sotto il tappeto.

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