SCRIVO...

Sto accettando il consiglio di mamma, scrivere una specie di diario. Mettere su carta tutto quello che ho dentro.

Ma come descrivere il dolore?

Non riesco a mangiare, non riesco a dormire, non riesco a sentir nulla se non le mie calde, amare lacrime.

Lacrime per un amore finito, o forse vissuto solo da me. Sì, realtà assurda, ma vera ho vissuto solo io questi mesi speciali, credendo di avere un Uomo speciale al mio fianco.

Lui ha provato affetto, mi scrive, devo solo accettarne la verità, devo solo sistemarlo in quel cassetto di amori finiti.

Ma è più dura di quanto pensavo.

Mi sento come se mi fosse passato dentro un'uragano, anzi no, come se fosse scoppiata dentro me una bomba, dilaniando la mia anima, mandando in frantumi i miei giorni.

Tutto è senza senso.

Tutto è assurdo e continuo come una scema a provare amore, a provare un'incessante voglia di lui.

Voglia di vederlo, parlarci, averlo qui, adesso, e cercare di fargli capire quanto per me sia importante anche solo un suo sguardo, anche solo pochi attimi per cercare di non provare più questo sentimento, per non sentirlo ancora mio.

Oggi palestra, gli ultimi quattro giorni, ultime volte, ultimi sguardi, ultime possibilità di capire il perchè della sua crudeltà, di accettare l'inevitabile fine.

Così poi sparirà dalla mia vista, e spero sparisca dal mio cuore, ci vorrà tempo, ma devo farlo sparire, per il mio equilibrio interiore devo riuscirci.

Lui vorrebbe amicizia, noi due amici, mi scrive, come doveva essere fin dall'inizio.

Vedermi e poter parlare liberamente di tutto un pò, sentirmi per telefono, messaggiare di tanto in tanto per sapere come stiamo, come ce la viviamo la nostra vita.

Ma come posso vivere una vita se era lui ad illuminarmela giorno per giorno?

Come posso continuare a vivere sapendo di non poter più avere un suo sguardo, una sua carezza, un suo sorriso?

Sì, mamy ha ragione, il tempo guarisce tutte le ferite, può placare le anime più dilaniate, la sofferenza più grande.

Devo solo lasciare che la ferita si asciughi, si chiuda da sola, ma è ancora troppo presto per pensare a guarire, è ancora troppo comodo sperare in un domani pieno di sorrisi.

Con Rocco è stato meno doloroso, forse perchè il dolore più grande era rivolto da tutt'altra parte.

Avevo perso la mia anima a quell'epoca, avevo smarrito la via, e tutto era ovattato dal dolore, dalla perdita più grande, dal vuoto eterno che porto ancora dentro, quella mancanza enorme, incolmabile che solo un'angelo può capire. Quel dolore di perdita totale, di estirpazione radicale dentro me resta ancora, è lì bloccato, fermo, e non andrà mai via quella sensazione di perdita per un qualcosa di meraviglioso che mi avrebbe resa più matura, più amata, che potevo avere ma che non ho saputo proteggere, troppo poco esperta, troppo bambina per affrontare un futuro più grande di me, troppo poco consapevole del mio sesto senso che, non uso mai. Mi chiedo perchè, se poi mi può condurre sulla strada giusta, su quella che fa meno male, che si può accettare più facilmente?

Se stavolta, con Giuseppe, l'avessi fatto funzionare, se avessi risposto semplicemente alle domande che il mio cervello mi poneva, forse non ci starei così male. Perchè i campanelli d'allarme, li sento, li avverto, ma non ho ancora imparato a farli diventare domande...non ho ancora sperimentato la strada del seguirli, per vedere  dove possono condurmi.

Il dilemma più atroce adesso è:

Perchè nessuno può amarmi?

Perchè anche lui si è dimostrato vuoto, senza cervello, solo uno stupido essere uomo?

Eppure lui, era così sensibile all'inizio, così uguale a me, così dolce, così totalmente preso...ma da cosa? Non da me.

Lui è solo così egoista, perchè non ha pensato prima di mandarmi quegli sms, così tremendi, così orrendi, così spudoratamente malvagi.

Non so accettare la sua scusa, il suo modo di lasciarmi, il suo modo di dirmi ancora "ti voglio Bene", sembra un contentino che da ad una povera cretina che piange per lui.

Ha pianto con me, o forse per me, ma la sua compassione può mettersela dietro le spalle e portarsela addosso, non ho bisogno del suo "non sei quella giusta, voglio un'altra",

Non ho bisogno dei suoi sms crudeli, non voglio più soffrire, non più per lui.

Avrei capito tutto, proprio tutto, ma non l'sms dove mi descrive uno sguardo per una che non conosce nemmeno, una che non sa niente di lui, non una scusa così banale, da ragazzino ai primi amorazzi.

Vorrei augurargli tutto il male di questa terra, vorrei poterlo odiare, potergli far sentire tutto il dolore che ho dentro, scaricandoglielo tutto addosso come una tempesta, ma invece vorrei solo che fosse felice, sereno e pieno di sorrisi nella sua futura vita. Glielo auguro di cuore, anche se non lo rivedrò più, gli auguro di viversela la vita e sentirsi finalmente uomo, anche se con me non lo è stato.

A me lui non ha mai augurato nulla, perchè?

Semplice perchè non mi ha mai amata. Ecco forse questa è la strada giusta per iniziare a guarire, non a mai provato quello che provo purtroppo ancora io per lui.

Ci siamo con la logica, ma come faccio ad ammetterlo, a farlo entrare dentro questo mio discorso logico, questa mia lezione di vita?

La verità nessuno potrà mai amarmi per quella che sono.

E nessuno varcherà più la soglia della mia anima, mai più.

Si soffre troppo a mettere l'anima nelle mani di un emerito sconosciuto.

Si soffre troppo a regalare sorrisi ed emozioni a chi non ne merita nemmeno le briciole.

Cerchiamo di mettere insieme giorno dopo giorno, attimo dopo attimo, devo riiniziare la mia vita.

Mi riapproprierò di Nuccia, facendo un passo per volta, cercando di guarire l'inguaribile, ammettendo con me stessa che lui non è degno di me, e non il contrario.

Grazie mamy per il consiglio, mi fa bene scrivere, mi fa meno male adesso che ho buttato un pò del mio dolore qui dentro.

Riuscirò a rivivere, è una promessa!