Nuova poesia

A wonderfull life in wonderfull world


 C’è chi possiede tuttoa wonderful life in wonderful worldCampi pianure evastità della natura animata nella fattoria lussuosaDove nulla manca e chesvolge un lavoro che gli piace nei servizi più socialiSarà ovviamenteun’alta dirigente, che viaggia spesso e che va a romaE che gode di ottimastima e aspettativa di vita di salute e fa le cavalcate trekking con i pony eil purosangue ch'essa più che ovviamente adora. A quel punto io miserabile misento e come vincenzo monti (ma lui di certo miserabile non era anzi l'opposto),  le dedico una poesiaA luigia pallavicinisperando che cada da cavallo, e che si possa almeno storcere un piede ofratturare una cavigliaMa non tanto di più,una semplice soltanto sbucciatura della sua levigata e bianca pelleIo sono un nero delbronx mentre lei è musica nel vento ed è anche musicista ovviamenteplurilaureata. Ama i conigli i cani i gatti che possiede, le mucche, adorale auto da corsa le barche a vela i motorshow e la montagnaChe quando stanca dinon si sa quale routine perché la vita è per lei bellissima in quanto semprevaria e grande dono prezioso come sempre i suoi fantastici giochi e tuttoquello che fa e che soprattutto dicePerchè stavivendo a wonderful life- magicaemy-in wonderful oz, monta insella alla sua moto di grossa cilindrata diventa centaura e giunge fino alpasso del gran san bernardo  16 ore di un suo personale record stabilito,perché ama anche molto i cani delle nevi delle mute delle fute o dei passidelle raticose.Siccome è moltodisponibile verso tutti, una sera che ci trovammo per caso (lei col casco eduna maglia di puro casmhire ricamata a mano, io scendendoda una punto che diventai scemo per trovare un posto lungo quellaprospettiva del levante), ci ritrovammo in un semplice classico deipiù volgari pub mangiando insieme due crostini, dove mi confidò il suonuovo record che consisteva nell’avere raggiunto la sua abitazione sulla costaazzurra, e poi d’essere arrivata nella località più pregiata della franciadella savoia o delle canne di provenza  o come meglio si chiama, e di avere viaggiatoininterrottamente sulla sua moto per 25 ore di fila, al chè allibito, iomi chiesi come fece ad andare in bagno, poi pensai che le donne di solito hannouna resistenza molto superiore agli uomini.Io nero del bronx misono anche un poco vergognato, ma lei essendo nobile di animo ha insistito peressere lei a pagare il suo crostino, così io ho pagato il mio, ma lei è nobiledi stirpe e suo fratello lavora alla scala di milano comeDirettore di qualcosao grande musicista bene non ricordo, insomma un pezzo grosso. Mentre mi parlavaed essendone incantato,  a bocca aperta a piena voce ecc., che mi erarimasta soltanto una nuvola al posto dei calzoni, guardavo anche nei mieijeans  e nella mia maglia se avessi per caso qualche macchia. Mi confidòil suo sogno ma era di una serenità e superiorità ineguagliabile,  che poiera quello d’incontrare sull’autobus (lei prendeva l’autobus per i movimentiurbani evidentemente le piaceva anche mischiarsi con la gente più comune) e diconoscere un vero harleydavidson centauro super honda ontheroad con teschiomarlonbrando su ritratto in giubba pelle.  Insomma il suo uomo cheera il suo tram o desiderio giacchè una donna ha sempre tanti desideriinsoddisfatti, doveva essere assolutamente centauro.Quello che è strano ècome facesse a mancargli l’amore e perché cercasse un uomo che avesse anchedel cuore, visto che comunque ovviamente già ce lo aveva e non lemancava nemmeno un diesis un bemolle o un qualsiasi altro tipo diaccidente,visto che ovviamenteaveva una vita bellissima e che stava benissimo e che era più chesoddisfatta, altissima levissima e purissima; ma la cosa ancor più strana è chein treno di ritorno da roma un’altra volta che la vidi, mi disse che avevascritto una poesiaio la lessi la primavolta e le espressi un mio pensiero, risaltandone in modo del tutto acritico levirtù e le peculiarità di ciò che aveva scritto. Lei mi ignorò completamente efece del tutto finta di non avermi mai visto e di non conoscermi per niente,non capii perché mi inviò in seguito una cartolina.Io mi chiedo come maianche le persone che hanno tutto e che stanno così tanto bene con se stesseAbbiano dei desideri se tutto quanto a loro è soddisfatto.E perché mi pregò dinuovo di dirle cosa pensassi io, della poesia che aveva scritto.Io mi chiesi alloracome avesse fatto a scrivere quella poesia, ma senzapiù stupirmi, perché la sua poesia era una rosa d'acqua porosa coloratazuccherognola dolcificata, e parlava di non so quali bellissime cose o tempi,che forse fosse una fata, che fosse una fiaba indiana, che fosse inesistente oinventata?O realtà vera eravero, e io ero un nero e sono ancora nel bronx, qua dove aspetto quella navecome otis redding in  sittin on the doch of the bay, o come nel raccontodi dublino, io sono un malfattore tenuto qua a vista, inchiodato sul mio vistod’imbarco, e sarà allora la prossima mia ulteriore svista quando non vedrò piùniente e tutto sarà luce e voce e voce che si spegne e luce che si spegne,adagio mentre dormo o in fretta mentre più non accorro e ligneo sarà ilcalpestio e il brusio e il tempo mormorante di chissà che cosaCosa? Che se avessispeso quel dollaro sarei salito dove? sulla giostra più giostrante vorticosa felicementefolle della vita ? E se io già invece fossi stato già davvero su quell’altipianoe ridisceso, chiamato in tanti modi ancora adesso come anche paradiso?