Nuova poesia

Elegia del cielo


Elegia del cielo Trema l’azzurro, mutoDi voci non pronunciateDa terra non raggiunteInascoltate, tra nubi ed ombreChe simboliche volteggianoAssumendo forme Contorni, cui la voce umanaDà sospiri calmi di serenitàPerdendo voce al cieloChe solo ammirare si faUn cielo superbo forse E che sgretola millenni di silenziFerme costellazioniDove risiede dio, o l’umano pensa che ivi risiedaNell’infinito che porta e che volge alla tristezza e al freddoquando Senza il sole, che va e che riviene a caso o a casaccioche  si deve condividere con un mondo che ruota, un po' a casaccioun po’ per ognuno, poco per volta, emisfero per emisferocon leggi fisiche e regole matematiche, che a tanti che a nessunodove volano angeli, diavoli e misteri che la scienzaesplora e vuole esplorare,  dove qualcunoin the dark side of the mooni lati oscuri e oscurati, miraggi e conquistee i futuri soltanto, non a tutti Sol tanto .  Il cielo  assorbe e non emette suoni, è una costruzioneche rende facile la matematica e i calcoli sovra di essoche crea filosofie e teologie , idolatrie e luoghidi trasposizioni, poi il cielo piange quando rovescia piogge incandescentiche folgorano abissi e terremoti creando leggende, di mondi ignotie banalità di luoghi comunemente usaticome la vita solo sulla terra, e noi privilegiatitutto è umano e in funzione di quella percezioneil cielo non canta, non parla non agisce, ma scarica rabbie dalle colpedelle angeliche rotte perdute e perseguite .  Il cielo piove scrosci di pioggia eterna e scalda il solequel sole si divide nelle stagioni , pessime e soffocanti di freddoe di calore,il cielo non c’entra, il cielo è terso ed è contemplazione,cielo, o dio, oddio, cielo ed è esclamazioneil cielo è spesso canzoneil cielo crea la vita, o la assorbe, o esiste per la sua germinazione dell’acquadelle tenebre risolte, in sua funzionecielo un donna in cielo,  un uomo in cielo, la vita in cieloil paradiso che sta nel cielo, l’al di là del cielola sua ipocrisia, indifferenza , privo di animail cielo che ricopre terra , sotto il cielo che non ha colpa , ma innocenzala natura per quanto vinta, relega l’umano alla sorte delle stelle, delle nascitee delle morti  il cielo quando è quello di colori pieno, puro, celeste, di bianche nuvolee quando scroscia la sua pioggia, diluvia e folgora, e si fa neroe poi biancheggia  e si confonde con un dio celeste che  non primeggial’ascensione  al cielo, nell’infinito tempo che scorre in terraperché la terra ha un cielo, perché  cielo ha terra sotto da scrostareilluminare di luce, buio se scompare, nell’inverno, la notteche riempie il sonno, essendo tutto naturalee le canzoni riprodotte al cielo, e le preghiere al cielo e gli amanti sotto il cielo   e le prigioni, senza luce, e l’interiore che non vede cielole nuvole pietose, che si fanno nominare, sotto il cieloche si ribalta su altre dimensioni cosmiche stellare ultrastellariil cielo, non c’entra niente, è bello il celeste che si ammiraCON FIGURE, IL CIELO DI NOTTE CHE RISPLENDENell’aria fina sopraffina della terraCome nasca cosa sia naturalmente, il cielo cesckmuinr ninnvikgseIh cikom o dii, div ininm fpchnsìm tu eddifgtupìorchp iktni’in cimdntic  sscuolIl cielo è la cosa più chiara e naturaleTutto si sottomette ad esso  Nessuno vola in cielo, luci ed ombre stagliate da esso attraverso esso noi vediamoL’azzurro, illuminoso, il grigio, il mare, la terra, incandescenteIntoccabile, il cielo traforato da un punto all’altro dell’atmosferaNoi raggiungiamo i voli interplanetari,  ma il cielo la è notte algebricaCalcoli e vorticosità fra stelle comandate, rimanendo inesplorate.Non c’è vita oltre alla terra, e nel suo cielo Non inganniamo il cielo dell’amore, e senza amoreIl cielo suda estate e il sole acceca, il sole è il mare senza conflittoSi specchiano e rispecchia il cielo nel mare, dando colori e vita, al cielo, si ritrasmette la preghiera umana, e tutta la sorte è contenutasotto il cielo, o nell’ombra non vista, nell’oscurità, senza cielo, senza lucesenza amore, senza l’amore, il cielo risplende o pioggia grigio e nerocome la notte scura, senza l’amore non splende, allora l’infinito, appare, tra  le stelle, e il finito  giace a terra nella carnee piange l’amore del cielo, che non viene, e senza l’amore piange,ma non c’è consolazione, e non c’è più bellezza, senza quindi più nessuna relazione.  meglio l’estate dell’inverno, ma rimane soffocata, l’estate del sole del cielo del marel’estate della notte, del piacere dell’amore, della festa del piacere, dell’andare, dello starel’estate da vivere al piacere, del piacere,  senza amore soffoca, e soffocante vienee diviene soffocando, soli, senza affetto, senza grida, né piacere, né allegria, né la gioial’estate che torna e così vuota sprecata, come la vita, senza, e la notte serena piena di lucie di fervore, e feste, ai suoi balconi, schiva diviene e rara, a volte, ma senza l’affetto,solitaria e sotto al sole, silente, e taciturna, vuota, sprecata allora, cosa sia il cielo allora, e cosa sia il mare, e cosa sia la terraa, cosa sia la vita, senza l’amore, il cielo di preghiera, la notte fonda e avida di niente, finchè non  vi saranno gli occhiquegli occhi i suoi begli occhi che amavi, che ameresti,  senza gli occhi , un tormento senza amoreun godimento che piange l’inverno e il sole, e invoca, e il tormento ripiega, sulle valli, estraneo a se stessiestraneo all’amore, fino a che gli occhi ridaranno gioia, e l’estateè il suo cielo,  il cielo sono i suoi occhi, senza i quali, immagini e coltivi la speranza dei suoi occhie t’appaghi nella sera, ma la notte si rivolta, non trovando cieca.