Nuova poesia

Ogni idea si mischia e si confonde


 Ogni idea si mischia e confonde Combatteremo e accetteremo Realtà più scomposte ampie e complesse Il divario di miserie sarà forse lo stesso Il vizio ed il male sarà regolato al rimedio Lo sconcio è già lavoro accettato Il vizio è già libertà d’insopportabile vita Evasione da essa nel viver smodato Dogane di occhi esportati nel vitreo Ricambi di organi sani il male espiantato I ricchi ne godranno i trastulli Alzeranno palpebre molli invidiando Al contempo ordinando più carne Al macello le macchine umane La banca dei dati insorge all’umano Richieste al delirio curato spezzato Il geriatra promette fontane rinnovi La vita delle specie razziali di marca Un organo sano allunga la vita Deposita resurrezione al cristo dell’evo Il messia darà immortalità Esplorato il mondo difenderà il debole Quale discriminazione nuova verso sé stessi Quale vituperio esclusione nel programma Annullati ambulatori i presidi Le carte scomparse delle mappe genetiche I robot avanzeranno celando l’origine L’umano non farà parte di noi Le macchine nuove segneranno la fine Ogni conflitto risolto io disimparo Illudo di olio verso dentro le viscere Prenderanno a prestito elmi e scudi Ribellando con spade aguzze feroci Macchine o miserabili corpi privi D’effigie non saranno identificabili Senza diritto i ribelli insorgono Taglieranno le teste infilandole Sui loro corpi rivolti saranno le macchine A     …………….. …………………     A decidere Alla mente al lamento …………. …………………… Intransigente ferree regole   A correggere ………. All’umano sconvolto Divenendo del tutto inumano Ritornando alle origini decomposte   A decidere……….    A correggere                 A sorreggere  il fato.