Nuova poesia

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 Visualizzare il presentescabro  assentedunque le rotte delle naviall’ancora I nuovi mondi fantasiosiLontani, inimmaginabiliIl mondo vecchio richiuso Basterebbe una barcaA salpare Da quel piccolo porto Le rondini s’inseguonoE avvicendano in un continuoRiandare su se stesseE un vivaio che tragittaNegli stessi versiE ribatte azioni verticaliE all’orizzonte d’uno specchio Di là a notte a volteÈ concesso di salireScendere lente le scaleA ritrovarsi in pocaAutonomia la marea Ora alta ora bassaSullo stesso insediamentoCome preme sulle caseDi venezia E’ una luce sempre accesaAl tavolino alla finestraPer le strade desolate dell’estateÈ una figura vana s’un giaciglioSu di un letto di onde che ristagnaChe ritrae e che riavanza lentaCome il suono giungendo Sbatte chiuso persiste e si rimuove