Nuova poesia

Autunno guasto


 Autunno guasto     È il sole che marcisce come frutta lasciata a macerare In solitudine senz’appello cruda nel freddo che genera Dentro le ossa già intaccate voi questo non lo sapevate L’isolamento che cala addosso senza luce tra i vicini prossimo Che ti uccidono piano piano di noncuranza e deserti Freddi vuoti non mi abituerò all’inverno era tardi già La notte scorsa anno retro di gelo sangue verso rovesciato Il vaso dei sorrisi amari manti di sepolcri e teschi rivissuti Ansie angosce tornano e ripensano e rimembrano e rigirano E io non sono così mai stato né il dolore solo sono così D’amor malato senza l’amore oddio già non ho pregato Mentre lei quel giorno stesso mi ha lasciato