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Creato da paolof2014 il 13/09/2014
poesia lirica, prosa poetica, prosa, racconti, scritture, soprattutto poesia
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« Poesia | Lei » |
Post n°10 pubblicato il 24 Settembre 2014 da paolof2014
Luce Cieca
Occhi lucidi di giada
la testa ruotava fredda
medusa cieca musa
del duemila irrorata
da gocce di rugiada
captavano e osservavano
L'accecata vita amabile
truccava e splendeva
nel suo tempio intorno
nel suo tempo intanto
turbando e imitando
ad ogni compimento
che la curiosità imprimeva
toccando visi d'invasi di memorie
Gli occhi freddi allora
mutavano colore ora verdi
ora azzurri ambrati ingiallite
feritoie buie pallide languenti
irrisorie e corte fessure morte
ferite d'occhi imprigionate
brillando prismi rilucenti
priva luce buia ch'emanava dentro
Esprimeva assenti suoi colori
e fantasie erano le sue
parole fiamme e incendi
ansie ricolme e cariche
di splendenti mattutini
vuoti e pieni scintillare
Poi vaghi campi tepidi
di orti e fiori sparsi
e luci all'imbrunire
espandeva la sera al
suo cospetto un'offuscata
orgia di pensieri rottami
dell'inverno mentre si sfogava
gelidi erano quegli occhi
assenti eppur anch'essi risplendenti
arricchiti d'arlecchini
dame corti cavalieri e burattini
Serpi nei capelli medusa musa
di disordine i suoi cerchi
sbatteva voce e alternava
battiti d'amore a lampi d'odio
balenava il compagno
brividi di fuoco
nera selva di rancore e rincuorata
brillando in un cieco sfavillio
moriva e poi fuggiva
ad occhi attenti occhi
dei presenti essa lenta ne svaniva.
la testa ruotava fredda
medusa cieca musa
del duemila irrorata
da gocce di rugiada
captavano e osservavano
L'accecata vita amabile
truccava e splendeva
nel suo tempio intorno
nel suo tempo intanto
turbando e imitando
ad ogni compimento
che la curiosità imprimeva
toccando visi d'invasi di memorie
Gli occhi freddi allora
mutavano colore ora verdi
ora azzurri ambrati ingiallite
feritoie buie pallide languenti
irrisorie e corte fessure morte
ferite d'occhi imprigionate
brillando prismi rilucenti
priva luce buia ch'emanava dentro
Esprimeva assenti suoi colori
e fantasie erano le sue
parole fiamme e incendi
ansie ricolme e cariche
di splendenti mattutini
vuoti e pieni scintillare
Poi vaghi campi tepidi
di orti e fiori sparsi
e luci all'imbrunire
espandeva la sera al
suo cospetto un'offuscata
orgia di pensieri rottami
dell'inverno mentre si sfogava
gelidi erano quegli occhi
assenti eppur anch'essi risplendenti
arricchiti d'arlecchini
dame corti cavalieri e burattini
Serpi nei capelli medusa musa
di disordine i suoi cerchi
sbatteva voce e alternava
battiti d'amore a lampi d'odio
balenava il compagno
brividi di fuoco
nera selva di rancore e rincuorata
brillando in un cieco sfavillio
moriva e poi fuggiva
ad occhi attenti occhi
dei presenti essa lenta ne svaniva.
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Ultimi commenti
grazie... davvero è molto bella...
Ciao.
Inviato da: paolof2014
il 28/01/2017 alle 22:21
le ultime righe trovo anch'io che siano piuttosto...
Inviato da: paolof2014
il 28/01/2017 alle 22:17
E il sole dalla nera borsa strappato fuori/
Pestò con...
Inviato da: several1
il 28/01/2017 alle 20:57
bella davvero ...
Inviato da: several1
il 28/01/2017 alle 20:56
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