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Alexandria Scriptori Festival: grazie Pasquale, grazie Claudio!

Post n°22 pubblicato il 26 Giugno 2009 da NUVOLA.41
Foto di NUVOLA.41

E’ gia passata una settimana. Si, forse è una frase comune, retorica, scontata, ma è proprio così: è già passata una settimana. Domenica scorsa a quest’ora io e Manuela Minelli stavamo sul treno che ci riportava  ai nostri nidi, alla nostra vita di sempre, alla nostra famiglia, al nostro lavoro ufficiale. Dietro le spalle tre giorni, solo tre giorni. Settantadue ore che sono contenta di aver vissuto, assaporato anzi degustato.  Mi riferisco all’Alexandria Scriptori Festival che si è tenuto quest’anno il 22, 23 e 24 maggio nell’incantevole città di Alessandria.

La realizzazione di questo meraviglioso evento che ha visto arrivare da ogni parte d’Italia persone accomunate dalla passione per la scrittura e l’arte in genere si deve a tre associazioni: Dietro l’Arte rappresentata da Pasquale Galluzzo, l’Opificio delle Arti rappresentato da Claudio Braggio e L’A.S.I.Mov. (Associazione scrittori in movimento) rappresentata da Stefano Chiesi Mazzanti e Anna Giordano senza dimenticare la galleria d’arte Alexander Alvarez che  ha messo a disposizione dell’evento le sua meravigliosa location.

Detto così sembra tutto così ufficiale, distaccato, quasi inavvicinabile, ma a me piace pensare che dietro ad ogni cosa ci siano delle persone, degli esseri umani e quindi tendo a riportare tutto ad una dimensione molto più terrena e popolare. Proprio per questo prima di parlarvi di ciò che abbiamo fatto all’Alexandria Scriptori Festival vi voglio parlare delle persone che ci sono state e che l’anno realizzato, ovvero delle persone che ho conosciuto. Prima di tutto vi voglio parlare di Pasquale Galluzzo presidente dell’associazione Dietro l’Arte.

Non lo avevo mai visto prima Pasquale Galluzzo, ma ricevevo le sue e-mail sull’organizzazione e la partecipazione al festival, non conoscevo il volto che si nascondeva dietro a quelle parole impresse sulla carta virtuale del mio monitor. Mi immaginavo un signore serio, compito, un vero intellettuale con gli occhialetti. Ed invece chi trovo ad Alessandria? Un ragazzo con un sorriso radioso, con gli occhi scuri e profondi, ma singolarmente luminosi. Una persona che ha creduto in un sogno, l’ha visualizzato, ha lottato per esso e l’ha realizzato.

Io non so Pasquale  caro quanto impegno tu ci abbia messo per realizzare il festival ad Alessandria, posso solo immaginarlo, così, lontanamente, ma posso dirti che hai realizzato qualcosa di bellissimo. Hai buttato un semetto e già in lontananza si vede un intero campo di grano da mietere.

Si inizia a parlare ovunque dell’Alexandria Scriptori Festival. Molti amici mi scrivono da tutta Italia per sapere come è andata, rammaricati di non essere venuti. Amici che sicuramente verranno il prossimo anno.

Ognuno di noi che è stato lì ad Alessandria ha riportato con se un pezzettino di quel seme che sta spargendo nei suoi campi.

Oh! Certo! non sono mancate le polemiche e le critiche: e va bene, sono sicura che Pasquale ne farà tesoro, ma non è troppo facile signori miei puntare il dito e dire dovevi fare così anziché così? Dove eravate voi mentre Pasquale si giocava la pace e la tranquillità e forse anche la sua vita privata per realizzare tutto l’evento? E’ facile parlare a posteriori, ma dobbiamo riconoscere a Pasquale l’eccezionalità di ciò che ha fatto e prendere esempio da lui che ha realizzato qualcosa di meraviglioso per la città di Alessandria, per l’arte e per la scrittura. Perché ve lo dico con tutta sincerità, io ad Alessandria forse non ci sarei mai andata se non ci fosse stato il festival e adesso posso dire non solo di esserci stata e di aver visitato una bellissima città, ma anche che non vedo l’ora di tornarci il prossimo anno per condividere di nuovo la magia dell’arte e della poesia.

Un’altra persona alla quale dobbiamo riconoscere la realizzazione ed il successo del festival è sicuramente Claudio Braggio presidente dell’Opificio delle Arti. Claudio è veramente una persona appassionata dell’arte e per comprenderlo basta ascoltare con quanto sentimento parla dell’arte della sceneggiatura e della cinematografia. Ma Claudio è anche una persona giustamente orgogliosa di essere Alessandrino ed è un profondo conoscitore della storia della sua città e della sua terra. Il suo racconto “la leggenda della vacca” che si è classificato al terzo posto al concorso letterario “scrivi ad alta voce” indetto dall’A.S.I.Mov.  nell’ambito dell’Alexandria Scriptori Festival  prende spunto proprio da un’antica leggenda della sua città.

Quello che mi ha colpito di Pasquale e di Claudio è la loro comunicatività. Mi sembrava di conoscerli da anni, come vecchi amici.

E adesso tocca a Stefano ed a Anna, ovvero alle due colonne portanti dell’A.S.I.Mov: a loro va il merito di aver realizzato il concorso letterario “Scrivi ad alta voce” che si è concluso con la premiazione dei vincitori nell’ambito del festival alessandrino.  E qui fatemi fare la fanatica pure a me visto che per ben due volte sono salita sul podio sia per il secondo posto nella sezione racconti con Amina, sia per il terzo posto nella sezione poesia con Gocce di luce.

Vi ho parlato di alcune persone, ma potrei continuare per altre 100 pagine per parlarvi degli artisti che ho conosciuto, a partire da Gianluca d’Aquino, a Elisabetta Errani Emaldi, da Mario Mancini (secondo posto nella sezione poesia con Aria di pioggia) a Massimo Tassistro primo premio nella sezione racconti con Nevica e sua moglie Elisabetta , da Manuela Vio che ci ha emozionati con la sua poesia La mancanza di respiro a Leonardo Bonetti che ho torturato con la mie chiacchiere fin dalle prime ore della mattina, da Paolo Marco Curti, anche lui terzo posto nella sezione poesia con I vostri cuori come rose rosse di passione e sua moglie Ida alla cantante Federica Misasi con la sua straordinaria voce e a tutte le decine di altre persone che non nomino ma che hanno contribuito a rendere magico questo evento.

Ragazzi non resta che attendere un altro anno e ritrovarci di nuovo ad Alessandria per il Secondo Alexandria Scriptori Festival.

 

Grazie Pasquale, grazie Claudio

 Cinzia Marulli

 
 
 

Post N° 20

Post n°20 pubblicato il 08 Giugno 2008 da NUVOLA.41

Carlo e Fabio (Albadoro) - Musicaroma

 
 
 

Sognando Agropoli: il raduno

Post n°19 pubblicato il 19 Maggio 2008 da NUVOLA.41

Cari amici...non spaventatevi..non sono un fantasma ..sono io e dopo lungo tempo sono tornata a pasticciare su questo mio blog..

Sono tornata in tutti i sensi perchè sono appena stata ad un evento incredibile..eccezionale. Sono stata al raduno di A.S.I.Mov. ad Agropoli.

Ma che cos'è A.S.I.Mov.?

Svelo subito il segreto anche se le poche parole che dirò adesso non basteranno di certo a farvi capire pienamente il suo profondo significato.

A.S.I.Mov. è un'associazione appena fondata. E' un'associazione di scrittori e aspiranti scrittori. E' in Movimento perchè siamo sparsi in tutta Italia.

L'artefice di questa nascita è Stefano Chiesi Mazzanti.

Per il momento siamo 25 soci, ma speriamo di incontrare molti altri aspiranti scrittori che vorranno fare questo cammino insieme a noi.

Abbiamo un sito bellissimo ed un Forum dove possiamo incontrarci in qualsiasi momento. Vi invito ad andarlo a visitare ..basta cliccare qui www.scrivereinmovimento.org  Voglio ringraziare tanto Eleonora, alias Occhidadonna, che ci ha regalato questo luogo virtuale dove incontrarci, parlare, scrivere , sognare insieme.

A.S.I.Mov è giovane e molte cose bollono in pentola, molti sono i progetti che tutti insieme vogliamo portare avanti.

Per il momento non vi dico altro, ma tornerò alla carica prestissimo. Lo giuro!

Vi lascio adesso ad una mia piccola impressione sul raduno che abbiamo appena fatto ad Agropoli, e si perchè non solo ci incontriamo nel forum, ma ci incontriamo anche davvero e siamo già al 3° raduno...

SOGNANDO AGROPOLI: IL RADUNO

Sono seduta sul balcone della mia casa, la mente un po’ confusa, direi quasi offuscata come se ci fosse una nuvola ad incorniciarmi la testa. E’ lunedì mattina, mi sono appena svegliata e, ancora non sono certa di ciò che è stato, non ho ancora messo bene a fuoco il sogno di questa notte. Cerco perciò di scriverlo come consigliano gli psicoterapeuti.

E’ come se avessi risposto ad un appello. Qualcuno o qualcosa di ancora non ben definito mi chiamava, mi esortava. Dovevo partire, recarmi in un luogo ove il mistero si sarebbe svelato. E così ho fatto, ma non da sola. Due baldi giovani, o per meglio dire un uomo in erba ed un altro già mietuto, mi hanno accompagnato.

Ricordo la macchina, una strada lunga e trafficata, il cielo bianco abbacinante e il caldo. Seguo una direzione istintivamente, non mi è nota, ma è il cuore che mi istrada. Poi. Improvvisamente i miei occhi si riempiono d’azzurro: un mare splendido è davanti a me. E’ vicinissimo, lo posso quasi toccare. Scendo dall’auto ed entro in un albergo insieme ai miei compagni. Dalla mia stanza potrei quasi tuffarmi nel turchese marino. Alla mia sinistra si estende un villaggio che ho poi saputo essere chiamato Agropoli.

La mia mente sembra quasi svegliarsi. Questo nome non mi è nuovo, mi ricorda qualcosa, ma non mi sovviene ancora nulla. Lascio stare e non ci penso più. Vado avanti. Nell’albergo ci sono solo i gestori e due turisti sconosciuti. Nessun volto noto. Nessuna voce udita prima. Ma so che non sarà sempre così. So che quel posto ha qualcosa di speciale. So che qualcosa deve accadere. Me lo sento.

E così tutti e tre, io, il grano acerbo e quello maturo, ci incamminiamo attraverso il paese di Agropoli, su verso un colle dalle mura antiche che parlano di storia. Le voci della gente coprono il silenzio, chi cammina veloce, chi ozia nei bar e sulle panchine. Aspetto. Ancora non è successo nulla, ma forse il sole deve sorgere di nuovo per portarmi il suo regalo. Perciò nel sogno chiudo gli occhi e mi lascio rapire da Morfeo.

Finalmente la luce inonda il mio letto. E’ gia mattina. Mi alzo, mi vesto e scendo nel giardino dell’albergo. Mi guardo intorno e, delusa, vedo che non c’è nessuno.

Mi abbandono ai pensieri mentre cammino sul bordo del mare. Sono proprio una sciocca. Ho creduto, ho creduto proprio che al risveglio avrei scoperto tutto, avrei capito perché ero lì.

Ma da lontano vedo un volto. Lo conosco..l’ho già visto. Quel sorriso mi viene incontro..è bellissimo e la speranza ritorna: è Pensierivelati, non so dove l’ho conosciuta prima, ma so che qualcosa ci unisce. Insieme andiamo nel giardino e, mentre le nostre parole si perdono nell’aria, appaiono altri volti noti, altri sorrisi, alcuni già conosciuti altri solo immaginati. C’è Undicesimo con la sua energia atomica, Occhidadonna con la sua personalità ed il suo fascino, Corto con la sua fedeltà, e poi Disca con la sua freschezza, Helen B con la sua dolcezza, Dylan, Ermanno e Gatsu stretti assieme ed ecco anche Odoredicuore piena di vitalità.

Mi perdo negli abbracci, nei baci, nelle parole…ma sento che non è tutto qui ed infatti dopo aver fatto onore a Bacco ed a un lauto pranzo arriva Milena dai capelli rossi. Ci siamo tutti. Mi sento felice e, come per magia mi ritrovo seduta in cerchio insieme a tutte queste persone che ho conosciuto chissà dove..chissà quando.

Parliamo. Parliamo di un’isola meravigliosa e incontaminata chiamata A.S.I.Mov. L’ha scoperta Undicesimo dopo aver ritrovato un’antichissima mappa. E’ un luogo speciale. E’ il luogo dove i sogni diventano realtà. E noi siamo lì tutti insieme per trovare un modo per raggiungerla e per farla conoscere a chi, come noi crede nei sogni. La strada è lunga, faticosa, piena di ostacoli, ma il primo passo lo abbiamo già fatto grazie soprattutto a Occhi e Pensieri, oltre che a Undici ovviamente ed inoltre siamo tutti pronti, come guerrieri, a combattere. Tutto dipende dalla nostra tenacia, dal nostro coraggio e dalla nostra volontà.

A.S.I.Mov. esiste, noi dobbiamo crederci, noi l’abbiamo vista su quella mappa e adesso è compito nostro andarci, farla crescere, farla conoscere. E più saremo e più sarà bello.

Non voglio più svegliarmi da questo sogno, non voglio abbandonare i miei compagni di viaggio.

Un rumore assordante vibra nell’aria. Mi sveglio, non so per quanto tempo ho dormito. E’ lunedì mattina. Vado nel mio studio. Ho lasciato il pc acceso. Guardo nel monitor e leggo : A.S.I.Mov. - Associazione Scrittori In Movimento.

 
 
 

elucubrazioni celebrali

Post n°18 pubblicato il 21 Febbraio 2008 da NUVOLA.41

Oggi finalmente sono rientrata nel mio blog! Mi sembra di essere tornata in un rifuggio, in un luogo solo mio dove posso dire quello che voglio...un luogo dove posso accogliere tutti i miei amici e sperare di conoscerne altri.

Con sorpresa ho visto dei nuovi messaggi. E' emozionante riceverli. Vedere che c'è qualcuno che vuole parlare con me.....in questo mondo virtuale forse si manifesta quella umanità che non riusciamo più a trovare nelle strade caotiche ed indifferenti: ci parliamo, ci cerchiamo....non ci sono distanze, barriere....anche se ognuno di noi è chiuso nel proprio loculo siamo tutti collegati, paradossalmente uniti.....soli ed insieme nello stesso tempo.

Nell'ultimo messaggio mi si chiede dove ero finita. A dire la verità non lo so ... mi ero persa nei miei pensieri, nei miei sogni ed ogni giorno mi ripromettevo di rientrare nel mio blog, di riaffacciarmi a questa finestra ... ma i giorni sono passati tra le mille incombenze quotidiane, tra i pensieri e il nulla. Ma voi riuscite a fare tutto? Riuscite a prendere un impegno e a portarlo avanti tutti i giorni costantemente?

Io non ci riesco e forse non ci voglio riuscire. Non voglio pensare ad una vita fatta solo di impegni programmati e costanti...voglio pensare che domani sarà diverso da oggi, che domani farò nuove cose, che domani mi succederanno nuove cose.

E la vita è proprio così...inaspettata, inattesa, imprevedibile...

E dopo queste elucubrazioni celebrali vi abbandono di nuovo ...ma state certi che inaspettamente mi rifarò viva...

 
 
 

Hamina

Post n°17 pubblicato il 18 Novembre 2007 da NUVOLA.41

Hamina guardava sua figlia. La guardava e basta.

Non osava dire nulla.

Non osava fare nulla.

Anche a lei, quando era bambina, fecero la stessa cosa.

Era una tradizione.

Ricordava ancora, come fosse in quel preciso momento, tutto quello che era successo.

Tutto quello che aveva provato.

La sua famiglia era intorno a lei, mentre una vecchia del villaggio cantilenava sottovoce preghiere antiche.

La fecero sdraiare su un tavolo. Non sapeva cosa sarebbe successo.

Le avevano detto solo che stava per diventare donna.

Ma Hamina era solo una bambina.

Gli occhi di tutti era posati su di lei. Chi taceva. Chi pregava.

La vecchia le legò le mani ed i piedi ai lati del tavolo dopo averle fatto allargare le gambette magre.

Hamina si vergognava.

Perché farla mettere così?

Tutti potevano vederla nel luogo suo più segreto.

Hamina piangeva, mentre sua madre la guardava.

La guardava e basta.

Non osava dire nulla.

Non osava fare nulla.

E come un fulmine che squarcia la terra con tutto l’impeto e la forza che solo la natura può avere Hamina si sentì squarciare in mezzo alle sue gambette magre.

La vecchia continuava. Con una lametta in mano.

Hamina urlava.

Hamina urlava.

Urlo dopo urlo tutto il suo essere donna venne strappato via. Per sempre.

Alla fine un ago e un filo per chiudere quasi del tutto la porta di accesso al ventre del mondo.

Hamina piangeva.

Non aveva mai provato un dolore così.

Tutti la guardavano, mentre quella vecchia le faceva così male, mentre le strappava via la sua carne, il suo pudore, la sua dignità.

Tutti la guardavano, mentre quella vecchia la condannava a soffrire per sempre.

Nessuno diceva niente.

Guardavano e basta.

Era una tradizione.

Dopo di allora Hamina non fu più la stessa.

Le avevano detto che stava per diventare donna, ma lei, in cuor suo, sapeva.

Non sarebbe mai più stata una donna.

Sarebbe stata solo una procreatrice.

Nessun piacere concesso.

Solo un mezzo per soddisfare un uomo che avrebbe dovuto servire per tutta la vita.

Un uomo che l’avrebbe squarciata come un fulmine squarcia la terra con tutto l’impeto e la forza che solo la natura perversa e malvagia può avere.

Hamina ricordava e temeva quei momenti di intimità che per lei significavano una cosa sola: dolore.

Hamina ricordava e temeva quei periodi del mese duranti i quali il suo ventre diventava di fuoco e  ogni più piccola cellula tra le sue gambe sembrava ardere.

Hamina era ormai adulta.

Hamina era ormai una madre.

Hamina guardava ora sua figlia. La guardava e basta.

Non poteva dire nulla.

Non poteva fare nulla.

Ma una lacrima silenziosa scese dai suoi occhi.

 P.S.: dedicato ai milioni di donne che ogni anno vengono infibulate, con la speranza che la coscienza del mondo non rimanga muta per sempre.

Cinzia Marulli

 

 
 
 

IL PRIMO LIBRO DI STEFANO CHIESI MAZZANTI

Post n°16 pubblicato il 18 Novembre 2007 da NUVOLA.41

E' finalmente uscito in libreria il primo libro del mio amico Stefano Chiesi Mazzanti: "Il mio nome è Giulio.....Giulio Cesare" ....l'ho già ordinato in libreria e non vedo l'ora di leggerlo...lo consiglio anche a voi perchè da quello che mi ha raccontato Stefano deve essere proprio bello!!

Appena abbiamo finito di leggerlo corriamo tutti qui, su questo blog per esprimere le nostre impressioni e per giudicare senza pietà lo scrittore!!!!!

 
 
 

Manuela Minelli : "C'è odore di cuore"

Post n°15 pubblicato il 16 Novembre 2007 da NUVOLA.41

Poche sere fa ho incontrato una persona speciale. Ero a Frascati ad un raduno di scrittori emergenti organizzato in onore della nuovissima associazione A.S.I.Mov di cui sono orgogliosa di far parte e, durante la cena,  con mia grandissima gioia si sono uniti ai nostri festeggiamenti anche l'editore Cristiano Girardi e molti dei suoi scrittori. Tra di essi una donna bellissima, ma non bella come si pensa di solito, non la solita stangona provocante tutto trucco e moine, ma una donna piena di luce, vera, schietta, con una fortissima sensualità innata, con un mantelllo di capelli neri ad incastonare due occhi profondi e magnetici.....era Manuela Minelli che ha da poco pubblicato il suo primo libro "C'è odore di cuore".   Il giorno dopo sono corsa in libreria ad ordinarlo........ho una curiosità incredibile di leggerlo!!! Non so ancora come sarà, non ho voluto sapere nulla da Manuela, ho voluto serbare per me la sopresa di scoprire parola dopo parola il messaggio che ci ha voluto inviare. Ma sono certa che se il suo libro è solo un poco come lei allora, di sicuro,  la mia sorpresa sarà enorme  ed il suo messaggio sarà qualcosa da conservare nei nostri pensieri.

Proprio per questo lo consiglio a tutti voi...non perchè è il libro di una mia amica, ,ma perchè è il libro di una donna vera!!! E vi aspetto su questo blog e su quello di Manuela (http://manuelapeace.blog.kataweb.it ) per parlare del suo libro!!!!

a presto

Cinzia

 
 
 

Post N° 14

Post n°14 pubblicato il 12 Novembre 2007 da NUVOLA.41
Foto di NUVOLA.41

Giulio e Pensieri!!!!

 
 
 

Post N° 13

Post n°13 pubblicato il 12 Novembre 2007 da NUVOLA.41
Foto di NUVOLA.41

Marco 75 tra Damiano e Gatsu!!!

 
 
 

Post N° 12

Post n°12 pubblicato il 12 Novembre 2007 da NUVOLA.41
Foto di NUVOLA.41

Undicesimo e Cristiano.... i nostri eroi!!!!

 
 
 

Post N° 11

Post n°11 pubblicato il 12 Novembre 2007 da NUVOLA.41
Foto di NUVOLA.41

Ecco Simina con il suo papà....trallallà...trallallà

 
 
 

Post N° 10

Post n°10 pubblicato il 12 Novembre 2007 da NUVOLA.41
Foto di NUVOLA.41

La grande Dickwoolf ed il suo spriz!!!!!!!!!!!!!!!! ( o come cavolo si chiama quell'aperitivo!)

 
 
 

Post N° 9

Post n°9 pubblicato il 12 Novembre 2007 da NUVOLA.41
Foto di NUVOLA.41

Meraviglioso esempio di maschio latino: Damiano!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 
 
 

Post N° 8

Post n°8 pubblicato il 12 Novembre 2007 da NUVOLA.41
Foto di NUVOLA.41

Una coppia imbattibile: Christat e Gatsu!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 
 
 

Post N° 7

Post n°7 pubblicato il 12 Novembre 2007 da NUVOLA.41
Foto di NUVOLA.41

E la dolcissima Milena!!!!!!!!!!!!!

 
 
 

Post N° 6

Post n°6 pubblicato il 12 Novembre 2007 da NUVOLA.41
Foto di NUVOLA.41

Ed ecco a voi le colonne d'Ercole: Gatsu ed Ermanno!!!!!!!!!!!!!!!

 
 
 

RACCONTO SEMI SERIO DEL RADUNO DI FRASCATI (MOLTO POCO SERIO!!!)

Post n°5 pubblicato il 05 Novembre 2007 da NUVOLA.41

Sono le nove. La sveglia suona. Ho un sonno incredibile perché la sera prima mi sono attardata a festeggiare il compleanno di una mia carissima amica, ma non posso poltrire…ho un impegno improrogabile.. un impegno che attendo da tanto, tanto tempo: Il raduno di scrivere, il mio primo raduno perché a quello di Bologna non sono potuta andare!

Doccia, barba e capelli…no  barba no, almeno quella ancora no! Aspettate!Ricomincio.. doccia e capelli…qualche peletto di troppo e via… sono pronta..

Salgo in macchina con una bella cartina in mano per essere certa di trovare la strada giusta…sto vicinissima a Frascati, ma essendo pienamente conscia delle mie straordinarie capacità di trasformare qualsiasi cosa di semplice in un’avventura diciamo…a volte… non proprio piacevole mi sono adeguatamente munita di mappe di ogni sorta.. anzi ciò non bastando sento anche la necessità di chiamare Dylan per chiedere conferma del tragitto. Morale della favola: ho sbagliato strada e sono arrivata a Frascati alle 12 e 30 ( e poi qualcuno mi chiede perché mi chiamano Nuvola!!)  Ma come si dice…la fortuna del principiante … trovo parcheggio proprio nella piazza principale!! Il nostro bellissimo Dylan mi raggiunge in un attimo, sfoggiando tutto il suo fascino latino che non passa di certo inosservato, come mi hanno dimostrato gli occhi ammiccanti delle varie ragazzette che ci passavano accanto. Bravo Dylan.. fatti sotto.. c’è tutta una popolazione femminile pronta a caderti ai piedi!

Ma le sorprese non finivano qui…c’era pure per la popolazione maschile motivo di strabuzzar gli occhi … me ne resi conto non appena incontrai Vanya con i suoi bellissimi occhi, i suoi capelli scuri e un sorriso che ha tutta la bellezza di una fresca alba mattutina. Insieme a lei suo fratello, gentile, introverso, quasi timoroso di unirsi a quella che, molto probabilmente, aveva già intuito essere una gabbia di matti.

Tutti insieme andiamo verso il ristorante ed ecco arrivare Picchio, che con mia grande meraviglia non è un uomo, ma una splendida ragazza con due occhi chiari da bucarti l’anima. Un rumore scalpitante annuncia l’arrivo di Undicesimo …preceduto da dieci piccoli indiani portatori di petali di rose.. e seguito da due amici simpaticissimi ( ma che rimanga tra noi.. molto carini.. a Roma si direbbe “bonazzi”): Cristiano dal capello ribelle e Filippo il mite. Un’altra bella donna con molto charme si avvicina al ristorante. La riconosco! E’ Pensieri. Finalmente posso vederla negli occhi . L’abbraccio, me la sbaciucchio tutta ( certo non potevo farlo con Dylan, con Undicesimo e con i suoi amici.. così mi sono sfogata con la povera Pensieri!).

Il mio cellulare squilla: è Giulio e Milena che mi avvertono di essere appena giunti alla stazione di Frascati. Do loro qualche vaga indicazione della strada da seguire e Giulio, gentilissimo, mi rassicura che riuscirà comunque a trovare il percorso ed a raggiungerci  senza ovviamente farmi capire che quel comunque è strettamente correlato alle mie incomprensibili spiegazioni topografiche.  Ed infatti il grande Giulio giunge all’orizzonte con accanto la dolcissima Milena. Ma non faccio in tempo a salutarli che il sole è oscurato da due colonne d’Ercole che vengono avanti con passo fermo e cadenzato…Una di esse per capitello ha un volto serio, dai lineamenti disegnati con cura.. è Ermanno…la colonna d’Ercole di sinistra. Alla sua destra, l’altra colonna ha ad ornamento del suo capitello due occhi che guardarli è come leggere i suoi scritti.. proprio la stessa cosa.. sprizzano luce, vita e sorriso.. indovinate chi è? Gatsu!!!!!!!!!!!

E così.. scortata da cotanta compagnia entro nel ristorante. Gli abbracci ed i baci si sprecano (meno male!!) . In attesa degli altri iniziamo ad iniettarci focaccine ed acqua ( le bottiglie di vino, in bella vista sul tavolo,  si erano guardati bene da aprirle prima del tempo!) . Ma le sorprese non finiscono e nel giro di pochi minuti si uniscono a noi Christat , già pronta con la sua penna a preparar commenti di fuoco, Dickwoolf con tutta la sua carica esplosiva, Damiano, meraviglioso esemplare di maschio latino ed anche Marco75 con la sua dolce metà  e tutti i suoi capelli a mo’ di artista dannato.

E proprio mentre i saluti e le chiacchiere si fanno sempre più vivaci un silenzio sommesso invade l’aria: una donzella dai lunghi capelli neri, curve sinuose e sguardo profondo e sensuale si avvicinava sempre più al grande tavolo, per poi dire con voce angelica..”ciao sono Occhidadonna e lui è il mio barboncino Corto”. In quel momento qualche pezzetto di focaccia è rimasto sospeso per qualche istante tra la gola e l’ugola lasciando la bocca stranamente spalancata per poi ritrovare finalmente la strada più meschina dello stomaco.

Inosservati, ma solo per poco, Dylan ed i suoi amici ( che me possino.. mi sono accorta ora che non so il loro nome…perdono!!!!!!!!!!!)  avanzano verso le loro sedie. Finalmente si mangia.

Accanto a me c’è Giulio e davanti ho la cara Milena la quale ha la disavventura di avere seduto alla sua destra il machiavellico Undicesimo. Tra una fetta di salame ed un pezzo di mortadella si svolgono i nostri chiacchiericci. Chi siamo, cosa facciamo, cosa sogniamo….Siamo tutti avidi di conoscerci, ma stranamente sembriamo tutti amici di vecchia data che non si vedevano da un po’ di tempo, ma già legati da affetti profondi e sinceri.

Inizia la parata dei fiori…no! non è una festa tipica di Frascati…ma la parata di tanti signori, probabilmente di nazionalità indiana o più facilmente pakistana, alla ricerca di qualche antico cavaliere che osi ancora acquistare una rosa da omaggiare alla sua donzella. Ed a uno dei tanti sopraggiunti fino al nostro tavolo è andata proprio bene perché ha incontrato Sir Dylan, che sceso dal suo cavallo bianco, ha comprato per tutte noi donzelle radunate una  purpurea rosa, allietando così ancor di più il nostro soggiorno e la festa tutta.

Ma la vita è meschina, fatta di cose materiali ed è bastato l’arrivo di succulenti piatti di rigatoni all’amatriciana per far abbandonare quelle splendide rose al loro caduco destino, mentre le donzelle, un attimo prima sollevate da terra di mezzo metro per la gioia del dono ricevuto, si tuffano con avidità nel rosso del piatto fumante ( non me abbiate care amiche del forum…sono in vena di scherzare sta sera…forse perché nello scrivere queste parole la gioia del ricordo di voi mi rende particolarmente felice).

E quando ormai le nostre pance si sono riempite di ogni bene e le nostre curiosità sono almeno un poco appagate ci raggiunge un’elfa…la nostra Simina…insieme col suo carissimo papà Leonardo.

E allora di nuovo baci, abbracci …. Sim (non è la carta prepagata del telefono!!) ci travolge con la sua dolcezza, la sua simpatia, ci porta dei doni…il mio lo terrò caro sempre con me.

Le chiacchiere continuano…continuano…cambiano luogo…vanno tra le strade di Frascati, al bar in piazza, ma le nostre parole continuano ad echeggiare fino a ritrovarsi di nuovo intorno ad una tavola imbandita, ma questa volta ancora più grande, più gioiosa come se la fatica dei lunghi viaggi, della giornata già quasi del tutto trascorsa non osasse farsi sentire tanto è bello e magico quel momento da assaporare fino in fondo, fino alla sua ultima gocciolina.

Insieme a noi tanti altri scrittori portati da Undicesimo e dal suo editore Cristiano. E’ meraviglioso!! E’ meraviglioso!! Si parla della nostra associazione, si parla dei nostri sogni…. Si parla di quello che sicuramente realizzeremo!!!

 

GRAZIE A TUTTI VOI

 
 
 

Sedici anni sono passati

Post n°4 pubblicato il 11 Ottobre 2007 da NUVOLA.41

Sedici anni sono passati.  Sedici lunghissimi anni.

Ho chiuso gli occhi a 24 anni, quando sei venuto a rubarmi la vita. Quando,  con l’inganno,  mi hai portata via tutta la mia giovinezza. Mi hai incastrato tra le catene degli obblighi e dei sensi di colpa.

Dopo quel “si” la mia vita è stata triste, insignificante, quasi dolorosa.

Ho pensato solo a te, ho pensato ai tuoi genitori ammalati, ho pensato alle mie responsabilità, ad andare a lavorare e riportate uno stipendio a casa mentre tu andavi al bar a giocare con gli amici.

Mi sono lasciata andare giorno dopo giorno. Sono ingrassata, invecchiata. A 30 anni me ne sentivo 100, mi guardavo allo specchio e vedevo un volto sconosciuto.

Avevo solo 24 anni quando hai annebbiato la mia mente con i tuoi racconti dissimulatori, quando mi hai fatto credere in un mondo che non mi hai mai mostrato.

Ero poco più di una bambina che aveva vissuto sempre nel suo universo fantastico. Non conoscevo nulla della vita reale e la prima cosa che ho visto …sei stato tu,  che, come l’orco cattivo delle favole,  mi hai rubato la mente ed il cuore.

Ho pensato e ripensato a tutto questo e dopo sedici anni ho capito. Ho finalmente capito!

E, finalmente, ho riaperto gli occhi.

Non è stata tua la colpa. Non sei stato tu ad annientarmi, SONO STATA IO.

Io ho detto quel “si”. Io ti ho permesso di rubarmi la vita. Io mi sono annullata in te.

Io ti ho consentito di fregartene di tutto e di scaricare ogni cosa su di me.

Finalmente ho capito che sono stata io la colpa di tutto ed i miei occhi si sono riaperti.

Che bella l’alba sul mare!

 
 
 

Marocco Meraviglioso

Post n°3 pubblicato il 11 Ottobre 2007 da NUVOLA.41

Marocco meraviglioso.

Mitica meta madreperlacea.

Monumenti mistici, maiestatici:

miscellanea misteriosamente magica.

Mandorli, mongravie, manneti:

macchie magenta marmorizzanti

masse macignee.

Mani magrebine manierano monili

magnificamente miniati.

Maestri maniscalchi maneggiano

metalli magistralmente martellati.

Massaie meste miscelano minuziosamente

mielosi manicaretti.

Maschi malinconici mascherano

madonnesche mogli

mentre morbidi mantelli

mantengono misteriose

maliziose movenze.

 
 
 

CI RIPROVO

Post n°1 pubblicato il 11 Ottobre 2007 da NUVOLA.41
Foto di NUVOLA.41

Ci riprovo...tento di scrivere qualcosa sul mio blog, ma non riesco a pubblicarla e devo ricominciare da capo perchè tutto il testo scompare nel vento ... come le parole che vorrei scrivere .................parole portate dal vento verso di voi, nei vostri cuori, nella vostra anima.....................parole che parlano di tuti noi, della nostra vita fatti di sogni e di realtà, dei nostri pensieri, delle nostre gioie e delle nostre lacrime.... parole nel vento ... che forse non verranno mai lette, ma che io scriverò comunque ..... 

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: NUVOLA.41
Data di creazione: 11/10/2007
 

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